David di Donatello: Lo strepitoso monologo di Paola Cortellesi in difesa delle donne (1 / 2)

David di Donatello: Lo strepitoso monologo di Paola Cortellesi in difesa delle donne

Paola Cortellesi ha aperto la 63ª edizione dei David di Donatello, gli ‘Oscar’ del cinema italiano. Sul palco degli Studios di Roma, l’attrice romana, ha aperto la cerimonia con un monologo che parla di molestie, discriminazioni, pregiudizi a partire dal lessico.

 

È stata introdotta sul palco dal conduttore Carlo Conti, ha letto un monologo per far riflettere molte persone sulla violenza delle donne. Un testo scritto da Stefano Bertezzaghi in cui evidenzia quante parole offensive vengono dette alle donne.

 

Queste parole, sono la tradizione di pensieri che sfociano in azioni e causano violenze, maltrattamenti ed anche omicidi sulle donne.

 

Un esempio, è il modo in cui una parola o una definizione al femminile possa avere un senso dispregiativo nei confronti delle donne mentre al maschile no. Un “massaggiatore” è un fisioterapista, un “uomo di strada” è un uomo del popolo, un “professionista” è un lavoratore, mentre “massaggiatrice”, “cortigiana”, “donna di strada” sono espressioni con cui si etichettano le donne come donne dai facili costumi.

 

Parole che portano ad affermazioni come “Se l’è cercata”, solo perché una donna nel 2018, ancora, non può essere libera di vestirsi come vuole.

 

La Cortellesi, è candidata al premio come miglior attrice protagonista con il film “Come un gatto in tangenziale”, è stata introdotta dalle parole di Carlo Conti, conduttore della serata, che ha subito delineato il tema della 62esima edizione degli Oscar del cinema italiano: “Tutto dedicato alle donne, per le donne”.