14 febbraio: Santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa

San Valentino fa spazio ai Santi Cirillo e Metodio, due fratelli slavi che, con la Lettera Apostolica di San Giovanni Paolo II, sono stati proclamati patroni d'Europa, fissando la festa il 14 febbraio.

14 febbraio: Santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa

Nella festa di San Valentino, il 14 febbraio, la Chiesa cattolica festeggia anche i Santi Cirillo e Metodio. Nella lettera apostolica “Egregiae virtutis“, Giovanni Paolo II, il 31 dicembre 1980, ha proclamato i due fratelli compatroni d’Europa. La lettera apostolica comincia con una dedica “Alle illustri figure dei santi Cirillo e Metodio si rivolgono di nuovo i pensieri ed i cuori…” cui seguono poi alcuni cenni sulla loro vita.

Cirillo e Metodio sono due fratelli, greci, nati a Tessalonica, la stessa città in cui operò san Paolo. La loro formazione culturale e spirituale è legata alla Chiesa patriarcale di Costantinopoli, come riferisce Papa Giovanni Paolo II facendo riferimento a “Costantinus et Methodius Thessalonicenses, Fontes“. Scelsero entrambi lo stato religioso. Divenuti missionari, si recarono in Crimea per evangelizzare i Cazari.

La missione più importante dei due fratelli è sicuramente quella germogliata dalla risposta della Chiesa di Costantinopoli alla richiesta del principe di Moravia, Roscislaw, ossia di inviare missionari a evangelizzare la Grande Moravia, la gente della penisola balcanica, e le terre bagnate dal Danubio. 

Per rispondere meglio al servizio apostolico tra i popoli slavi, i due fratelli tradussero i libri sacri per poteri utilizzare nella liturgia e nella catechesi, un lavoro che gettò le basi per la letteratura nelle lingue di questi popoli. “Giustamente – afferma nella lettera San Giovanni Paolo II – essi sono considerati non solo gli apostoli degli slavi ma anche i padri della cultura tra tutti questi popoli e tutte queste nazioni, per i quali i primi scritti della lingua slava non cessano di essere il punto fondamentale di riferimento nella storia della loro letteratura“.

Cirillo e Metodio seppero svolgere il loro compito in unione con la Chiesa di Costantinopoli, che li inviò, e con la sede di Roma, che confermò la loro opera missionaria. A quel tempo, la chiesa cominciava a vivere gravi tensioni tra occidente e oriente: i due fratelli divennero un segno di unità all’interno della Chiesa

Cirillo morì a Roma il 14 febbraio 869; il fratello Metodio, ordinato arcivescovo dell’antica sede di Sirmio dal Papa, venne inviato in Moravia dove continuò la sua attività missionarie. Morì il 6 aprile 885.

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