41 anni lei, 48 anni lui, 15, 11 e 5 gli anni dei figli. Famiglia apparentemente felice ma già da un po’ di tempo tormentata da frequenti liti e diverbi. Sarebbe finito male uno dei tanti scontri tra i due coniugi la mattina dello scorso 23 gennaio. La tragedia è accaduta sotto gli occhi del figlio di 5 anni e della mamma della vittima. Ritrovata dai carabinieri – allarmati da una vicina – con il volto sfigurato e in una pozza di sangue, la donna sarebbe morta a causa di una coltellata al polmone destro, secondo la successiva autopsia.
Ma sono state ben 47 le coltellate inferte dal marito, feritosi da solo in seguito al diverbio; l’uomo è inoltre risultato positivo al test antidroga. Ore dopo, davanti ai magistrati, ha sostenuto: “Io l’amavo… ero esasperato, io ho pagato il mutuo per quella casa e lei voleva che me ne andassi”. Sebbene ricoverato in ospedale da più giorni, nessuno dei familiari è andato a trovare Salvatore Siani, assassino della moglie Nunzia Maiorano.
Da brivido le testimonianze davanti alle forze dell’ordine del figlio più piccolo e della nonna materna che hanno assistito alla cruenta e tremenda scena.
La tragedia ha sconvolto l’intera città che si è fatta vicina ai bambini con una fiaccolata che ha seguito il corso della cittadina fino alla chiesa dove si sono tenuti i funerali. Commovente la lettera del figlio più grande, che ringrazia la madre e si scusa con lei per “non averle detto più volte ti voglio bene”, promettendole di onorare la sua memoria.
Numerose sono state le voci che hanno fatto in poco più di una settimana il giro dell’intera città. I due avrebbero già avuto in passato accese discussioni e stavano per separarsi. I magistrati hanno comunque già provveduto ad affidare i tre ragazzi agli zii.