Fabrizio Corona, il re dei paparazzi che nonostante la detenzione carcerarie continua a polarizzare l’attenzione del gossip e della cronaca italiana, è tornato a far parlare di se in seguito all’inaspettata richiesta del pubblico ministero di Milano Alessandra Dolci di confiscare l’appartamento dell’imprenditore a Milano.
I guai giudiziari dell’ex fidanzato della showgirl argentina Belen Rodriguez sembrano non finire mai, infatti, conclusasi la vicenda penale con la condanna ad un anno di reclusione per frode fiscale, assolto invece dall’accusa più pesante, cioè quella di intestazione fittizia dei beni, Fabrizio Corona torna nuovamente nelle aule del Tribunale di Milano, stavolta davanti alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano.
Pm chiede confisca della casa e dissequestro di parte del tesoretto
Le accuse del pm aggiunto Alessandra Dolci si sono in parte ridimensionate, infatti, di quei due milioni di euro trovati in parte nel controsoffitto dell’abitazione di una collaboratrice di Corona nel capoluogo lombardo ed in parte conservati in conti in Austria, circa 1,6 milioni potrebbero rientrare nella piena disponibilità dell’imprenditore, almeno stando a quello che è stata la richiesta del pm.
Una richiesta che in pochi si aspettavano e che sta facendo molto clamore, motivata dal fatto che Corona ha pagato buona parte delle tasse dovute. Ma se da un lato c’è una buona notizia per il re dei paparazzi, dall’altra ne arriva subito una decisamente negativa. Lo stesso pm infatti ha richiesto al contempo la confisca della casa già sequestrata al Corona.
Fabrizio stesso ha avuto modo di prendere la parola in aula e lanciare il suo accorato appello per non farsi sequestrare il lussuoso appartamento in cui viveva a Milano, che stando alle valutazioni di mercato dovrebbe valere almeno due milioni e mezzo di euro. Una cifra che mai si raggiungere se andasse all’asta, ma che potrebbe invece ottenere – secondo quanto detto da Corona in aula – se fosse lui a vendere, perché ancora oggi e nonostante tutto, lui è ancora molto quotato.
L’introito della vendita della casa di Via De Cristoforis servirebbe a Corona per ripagare i debiti contratti dalla sua società Fenice srl, ma anche, forse, per ripianare i debiti nei confronti del figlio che, stando alla denuncia presentata lo scorso anno dall’ex moglie Nina Moric e dibattuta solo in questi giorni dai pm, avrebbe diritto a circa centomila euro di assegni di mantenimento mai pagati.