La sedicenne Noemi Durini era di Specchia, ed è scomparsa il 3 settembre. Il suo cadavere è stato trovato il 13 settembre in una zona di campagna vicino Santa Maria di Leuca. Dall’autopsia si è compreso che prima di essere uccisa è stata picchiata, mentre le indagini hanno evidenziato che il fidanzato è borderline, ma capace di intendere e volere. Il fidanzato motivò il delitto col fatto che la ragazza avrebbe voluto sterminare la sua famiglia.
Il 29 gennaio sarà interrogato il meccanico 49enne di Patù che recentemente è stato iscritto nel registro degli indagati per all’omicidio di Noemi Durini. L’iscrizione al registro degli indagati del 49enne è stata effettuata con l’ipotesi di omicidio volontario da parte della pm Donatina Buffelli, coordinatrice delle indagini della Procura ordinaria di Lecce. I suoi accertamenti sono avvenuti in parallelo con quelli della Procura minorile che ha finora coordinato l’inchiesta sul delitto che era stato confessato dal 18enne di Alessano, cioè dal fidanzato di Noemi.
Il ragazzo era stato arrestato il 13 settembre perché aveva svelato ai carabinieri il luogo in cui era stato nascosto il corpo di Noemi. Ora, è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato, occultamento di cadavere, e porto di oggetti atti ad offendere. Al momento, è detenuto nel carcere minorile di Cagliari perchè ha commesso il delitto quando era ancora minorenne. Il padre del fidanzato di Noemi è, invece, accusato di concorso in occultamento di cadavere.
Secondo la ricostruzione emersa finora dalle indagini della magistratura, Noemi sarebbe stata uccisa dal fidanzato in un impeto d’ira causato da problemi sentimentali nella coppia.
Ora, una svolta sull’omicidio, dato che il giovane ha scritto una lettera dal carcere, nella quale indica un meccanico 49enne come responsabile del delitto. L’uomo, che era un amico di Noemi, era già stato interrogato, e aveva dichiarato la propria estraneità in merito all’omicidio. Ora, dopo la lettera del fidanzato di Noemi – acquisita dagli inquirenti per verificare ancora meglio la posizione del 49enne meccanico – la pm Buffelli ha disposto una perquisizione nella sua abitazione. Il suo legale, che sarà presente, dice di essere convinto che il suo assistito potrà dimostrare l’assoluta estraneità ai fatti, quando si troverà in sede di interrogatorio.