Bimba di 14 mesi azzannata alla testa dal cane di famiglia a Bergamo: condizioni gravissime

La bambina è stata subito operata all'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Il padre è stato prontamente denunciato dai carabinieri per lesioni colpose. L'aggressione è stata improvvisa

Bimba di 14 mesi azzannata alla testa dal cane di famiglia a Bergamo: condizioni gravissime

Una bimba di 14 mesi di Bergamo è in condizioni molto gravi dopo essere rimasta azzannata alla testa dal cane di famiglia, un incrocio tra un boxer e un pastore tedesco, all’interno della propria abitazione. La piccola si trova ora ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’episodio si è verificato all’interno della casa della famiglia di origine boliviana, in via Ventura nella città lombarda.

L’aggressione è stata assolutamente improvvisa ed inaspettata. Il cane ha infatti afferrato la piccola alla testa, senza più mollare la presa. Il padre della bimba in compagnia di due amici che erano ospiti a cena sono subito intervenuti in soccorso della piccola. Poi sul posto è arrivato il personale del 118, che ha trasferito d’urgenza la bimba all’ospedale, dove è stata già sottoposta a un delicato intervento chirurgico.

Bambina ricoverata in condizioni gravissime

La bambina è attualmente sedata e ricoverata nel reparto di terapia intensiva in prognosi riservata. Il padre è stato prontamente denunciato dai carabinieri di Bergamo per lesioni colpose. La magistratura dunque sarà chiamata a verificare l’eventuale negligenza o colpevolezza del padre nel caso di specie. Il cane invece è stato preso in consegna dai veterinari dell’Ats e verrà soppresso nei prossimi giorni. 

Su questa tragica vicenda è intervenuto anche il Codacons che pone la questione dei “cani aggressivi”, proponendo l’istituzione di un patentino obbligatorio per tutti coloro che posseggono queste razze di cani, lanciando un appello direttamente al presidente del Consiglio dei Ministri, Gentiloni, affinché lo istituisca. 

Questa proposta ha già riscontrato diversi pareri favorevoli, specialmente tra le migliaia di genitori con figli molto piccoli. Vedremo se l’appello lanciato dall’associazione per la difesa dei consumatori sarà accolto dall’attuale esecutivo. Si tratta in effetti di un tema che aveva già investito l’opinione pubblica, visti alcuni casi che si sono già verificati in passato nel nostro paese.

 

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