Questa mattina una maestra di 59 anni di una scuola dell’infanzia di Susa, in provincia di Torino, è stata arrestata dai Carabinieri dopo essere stata accusata di maltrattamenti nei confronti dei propri alunni. Le indagini delle forze dell’ordine hanno infatti accertato che l’insegnante ha, in alcune circostanze, offeso, strattonato, minacciato e colpito alcuni dei bambini posti sotto la sua supervisione, senza comunque procurare loro lesioni.
L’indagine, partita in seguito alla denuncia di una operatrice scolastica, si riferisce al periodo tra ottobre e dicembre dello scorso anno. L’intervento dei carabinieri è stato autorizzato solo in seguito all’accertamento delle violazioni contestate all’insegnante.
Susa: l’insegnante è agli arresti domiciliari
La maestra si trova adesso agli arresti domiciliari. Le indagini effettuate hanno infatti permesso ai carabinieri di raccogliere “convergenti e sufficienti indizi di colpevolezza” tali da far emettere al pubblico ministero Mario Bendoni, della procura di Torino, l’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti della diretta interessata.
Occorre ricordare come le indagini dei carabinieri di Susa siano partite dalla denuncia di una collaboratrice scolastica, la quale ha rivelato agli inquirenti come molti bimbi della scuola statale materna di Susa, subissero moltissime angherie e violenze da parte della propria maestra.
I militari hanno quindi accertato che l’insegnante in questione a più riprese ha offeso, strattonato e addirittura colpito alcuni bambini, senza fortunatamente procurare loro lesioni.”Non fare la scema e smettila di frignare“, esclama rivolgendosi a una delle bambine della scuola di Susa.
E ancora: “Vi taglio in due come una mela“, poi una serie di insulti e botte a ripetizione. Sono questi i riprovevoli metodi educativi della maestra, che adesso è finita in manette nella provincia di Torino con l’accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti dei suoi alunni, ripresa grazie all’ausilio di una telecamera nascosta proprio mentre si accaniva su bambini di appena 4 o 5 anni.