Il 4 gennaio 2018 a Cupramontana (Ancona) è stato trovato morto in casa un bimbo di 5 anni. Da una prima ma dettagliata ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, sembra essere stato ucciso proprio da suo padre. L’uomo, che è stato subito portato in caserma dai carabinieri, è un immigrato macedone. Il 24enne macedone è disoccupato ed inoltre è in cura per problemi psichiatrici presso il servizio di salute mentale. La madre, al momento dell’accaduto era in stato di choc, ed è stata quindi soccorsa dal 118 che prontamente è intervenuto, anche perché la donna è in stato interessante.
Sul luogo del presunto delitto sono intervenuti i carabinieri di Fabriano (Ancona), per ricostruire di ciò che può essere accaduto al bambino. Sul posto era arrivato anche il pm di Ancona, Valentina Bavai, per procedere in direttissima all’interrogatorio del padre del bambino. Era stato atteso anche l’arrivo del medico legale per eseguire l’ispezione cadaverica, benché non sembrassero ancora chiare le cause del decesso. La madre era stata poi portata all’ospedale di Jesi, ad Ancona.
Ieri Besart Ineri – il 24enne anni macedone – ha confessato l’omicidio del figlio di 5 anni, consumatosi nel pomeriggio. Inoltre, ha confessato di aver strangolato il figlio nella propria auto parcheggiata davanti alla sua abitazione in via Bonanni.
Dopo un interrogatorio che è durato tutta la notte, il 24enne ora è stato arrestato e condotto nel carcere di Montacuto, Ancona.
La moglie, incinta, è ricoverata in ospedale a Jesi. La coppia ha un altro bambino di 2 anni. Il movente che ha spinto il giovane macedone ad uccidere il proprio figlio è ancora ignoto agli inquirenti. La Procura ha disposto comunque l’autopsia sul corpo del bambino per avere in mano le vere cause del decesso, nonostante il padre del bambino abbia detto di averlo soffocato.