Anche oggi, vigilia di Natale, Papa Francesco si è affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico, per dire il suo pensiero sul Vangelo del giorno. La folla convenuta in piazza San Pietro ha ascoltato in silenzio la sua esortazione. “Maria non si vanta, è umile, modesta, rimane come sempre”. Parole pronunciate a braccio da Papa Francesco, ma capaci di riassumere l’atteggiamento di Maria di fronte all’Angelo nell’Annunciazione.
Terminata la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha ricordato la popolazione delle Filippine, in particolare quella dell’isola di Mindanao che nelle ultime ore è stata colpita da una tempesta tropicale, causando numerosi morti. “Dio misericordioso – ha pregato il Papa -, accolga le anime dei defunti e conforti quanti soffrono per questa calamità“. “Preghiamo per questa gente“, ha insistito il Papa: qualche attimo di silenzio ha dato ancor più intensità alla preghiera.
Mentre pregava, il numero delle vittime causate dalla tempesta tropicale nel sud del Paese saliva. Si contano almeno 200 vittime, 144 dispersi e oltre 70mila gli sfollati a causa di varie distruzioni. Le operazioni di salvataggio sono sempre più difficili per il persistere delle precipitazioni. La tempesta chiamata “Tembin”, ora si sta spostando verso il Mar Cinese Meridionale.
Papa Francesco ha invitato poi i sequestratori, che in vari Paesi tengono in ostaggio “sacerdoti, religiosi e religiose e fedeli laici “, a dare un segno natalizio, lanciando un appello “affinché, in occasione del Santo Natale, le persone sequestrate siano rilasciate e possano tornare alle loro case“.
Non poteva mancare nelle parole di Papa Bergoglio la richiesta di un dono del tutto natalizio, il “dono della pace per tutto il mondo, specialmente per le popolazioni che più soffrono a causa dei conflitti in atto“. Un tema su cui il Pontefice torna spesso ricordando i bambini e le donne, vittime innocenti e silenziose dei conflitti. Un tema su cui tornerà anche nei prossimi giorni, con il messaggio per la giornata della Pace 2018: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace“.