L’adolescenza è, indubbiamente, un periodo molto difficile, diviso tra l’età dell’infanzia e la non ancora sopraggiunta maturità degli adulti. In questa fase di transizione si concentrano molti dei patemi d’animo dei giovani d’oggi che, non sempre, riescono a trovare il giusto equilibrio per andare avanti, spesso optando per l’annichilimento personale. Sarà stato questo ad aver spinto un giovane di Spello ad uccidersi, nella giornata di ieri?
La notizia in questione è emersa nella tarda serata di ieri, e riguarda un evento accaduto nella piccola cittadina umbra di Spello che, proprio in questi giorni, per un paradosso dell’esistenza, sembra risplendere di vita, con il “Concorso nazionale Comuni Fioriti” che ha premiato la cittadina come quella col borgo antico più fiorito e curato d’Italia, la tre giorni dedicata al pregiato olio locale appena conclusasi, e la stagione teatrale da poco inaugurata da uno spettacolo del comico Giobbe Covatta.
Evidentemente, il lieto clima in questione non ha toccato il giovane che, nella giornata di ieri, si è barricato nella sua stanza e, nel mentre la madre era in un’altra camera, ha impugnato il fucile presente in casa, e ha fatto fuoco contro se stesso.
Ovviamente, interpellati dall’angosciata genitrice, sono accorsi sul posto i carabinieri, la polizia, i vigili del fuoco (per forzare l’ingresso) e gli operatori del 118 (per prestare soccorso) che, però, non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso del giovane.
Attualmente, le forze dell’ordine – dopo aver ottemperato ai rilievi del caso in loco – hanno avviato le indagini di routine per sondare gli ultimi attimi di vita del giovane, e risalire alle motivazioni del tragico gesto: non è noto, tuttavia, se il ragazzo, prima di porre fine ai suoi giorni, abbia accennato al suo intento in una discussione con la madre, o abbia lasciato i suoi ultimi pensieri in una lettera dedicata ai suoi cari.