"Fratelli d’Italia" diventa ufficialmente l’inno nazionale, con 71 anni di ritardo

Il Senato ha approvato la legge che ufficializza "Fratelli d'Italia" di Mameli come inno nazionale, colmando un buco legislativo che dura dal 1946. Fino ad ora era stato solo un inno provvisorio.

"Fratelli d’Italia" diventa ufficialmente l’inno nazionale, con 71 anni di ritardo

Sembra incredibile pensare che l’inno di Goffredo Mameli, “Fratelli di Italia”, riconosciuto da tutti noi come canzone identificativa della nostra Patria, fino ad oggi era considerato, a livello legale, solo un inno provvisorio. Dal 1946, infatti, la legge che lo avrebbe reso ufficiale, era stata accantonata e mai approvata. Ora, il Senato, dopo ben 71 anni di attesa, ha riparato a questa mancanza, riconoscendolo a tutti gli effetti come inno nazionale.

Alcide De Gasperi, il 12 ottobre 1946 durante un Consiglio dei Ministri, aveva stabilito che il “Canto degli italiani” di Mameli fosse l’inno nazionale, ma soltanto in via provvisoria. Negli anni successivi, erano state presentate altre proposte di legge per renderlo definitivo, ma nessuna di queste era stata approvata.

Dobbiamo arrivare al 2012, quando il Parlamento approvò una legge che inseriva l’insegnamento dell’Inno all’interno delle scuole. Fratelli d’Italia ebbe la meglio su “Va Pensiero”, dal Nabucco di Giuseppe Verdi, alternativa proposta dalla Lega Nord. E proprio la Lega non era presente durante l’approvazione sia alla Camera che al Senato, ma Roberto Carderoli tiene a precisare che tale assenza è stata causata da impegni dei senatori, non certo da una scelta politica.

La storia ci insegna che “Fratelli d’Italia” è stata scritta da Goffredo Mameli il 10 settembre 1847. La musica fu composta, invece, da Michele Novaro nel mese di novembre dello stesso anno. La prima apparizione che fece in pubblico fu durante una festa popolare a Genova. I moti del 1848 lo fecero diventare il canto risorgimentale più famoso, infatti fu usato dai volontari che all’epoca combatterono nella guerra di Lombardia contro l’Austria.

È un atto di grande valore simbolico – ha affermato Umberto D’Ottavio, deputato Pd – Il Parlamento dimostra di essere in sintonia con gli italiani che in ogni occasione cantano l’inno con grande partecipazione“. Questa notizia allieterà, di certo, anche i tanti italiani residenti all’estero, infatti Laura Gavarini del Pd, eletta nella circoscrizione estero da dichiarato: “Conoscono bene la potenza evocativa di questo canto. Gli italiani all’estero si riconoscono da sempre in esso, consapevoli della comunanza di valori e del senso di appartenenza che rappresenta per tutti noi, in qualsiasi luogo“.

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