Papa Francesco: matrimonio, vita e famiglia. Da una Chiesa dottrinale a una Chiesa pastorale

Il vescovo Paglia rientra dall'Africa dove ha spiegato il significato dell'esortazione apostolica "Amoris Laetitia", che va a toccare temi importanti come matrimonio, famiglia, vita.

Papa Francesco: matrimonio, vita e famiglia. Da una Chiesa dottrinale a una Chiesa pastorale

Matrimonio e famiglia, temi che si rincorrono da anni, punti dolenti e spunti per contestare la visione di Papa Francesco, in Italia e all’estero. Torna proprio oggi monsignor Vincenzo Paglia, uno dei più stretti collaboratori del Papa, da una visita in Africa dove ha spiegato il giusto significato dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia“. Papa Francesco, con questo documento, ha cercato di introdurre un nuovo stile pastorale nella Chiesa.

Il vescovo Vincenzo Paglia è stato nominato nel 2016, da Papa Bergoglio, presidente della Pontificia Accademia per la vita e gran cancelliere dell’Istituto Giovanni Paolo II per il matrimonio e la famiglia. In Africa, a Cotonou nel Benin, ha avuto modo di incontrare sacerdoti, religiosi e studenti di teologia proprio per spiegare e chiedere cambiamenti pastorali su due “punti focali”, matrimonio e famiglia, secondo la visione di papa Francesco.

Alcuni cardinali hanno fatto sì che il documento diventasse celebre per le loro osservazioni, dubbi e critiche esposte a voce alta. Rintracciamo in queste incomprensioni di curia la sfida di Papa Francesco ad una visione nuova, faticosa da assumere per chi ha vissuto una vita seguendo antichi principi. Lo riconosce monsignor Paglia quando dice che il documento chiede a tutta la Chiesa di essere “davvero missionaria, davvero in uscita”, non solo a parole al fine di “rendere tutta la pastorale una pastorale familiare”.

La prospettiva pastorale di papa Bergoglio non cambia la dottrina della Chiesa offrendo nuove regole ecclesiali, ma esorta a un “nuovo stile ecclesiale” che prenda coscienza delle diverse situazioni. Non è rara, anche tra i fedeli cristiani, l’idea che la Chiesa debba essere un tribunale che tratta la vita e la storia degli uomini. Ma non è così, e Monsignor Paglia spiega che “Dio ha voluto una Chiesa coraggiosa e decisa nella protezione dei più deboli, a partire da coloro che vivono prigionieri delle loro colpe e disperati per aver deragliato dalla strada della loro vita”. Queste persone vanno accompagnate per essere pienamente integrate nelle Chiesa, afferma monsignor Paglia.

Amoris Laetitia“, risultato di un doppio Sinodo, spiega il prelato, presenta due idee forti, la prima: “il matrimonio è indissolubile però il rapporto della Chiesa con i figli e le figlie di Dio è ancora più forte“. Perciò chi sbaglia non viene abbandonato, anche se dovesse sbagliare più volte. La seconda idea riguarda il ruolo del vescovo responsabile della salvezza delle anime che gli sono state affidate:Il vescovo è il pastore che ha il compito di riportare a casa il gregge affidato“.

La chiara sfida pastorale è possibile se la comunità cristiana si fa concretamente carico delle persone, in particolare con l’accompagnamento dei fidanzati e delle persone abbandonate separate e divorziate. Ad oggi, le persone che accostano il sacerdote per la confessione trovano risposte diverse, che possono essere ricollegate alla linea di Francesco o alla linea opposta al Papa. Molti episcopati stanno cercando di dare un indirizzo pastorale unitario circa matrimonio, aborto, cura dei malati terminali, proprio per non disorientare le persone che chiedono consiglio e perdono.

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