Un uomo che si impegna e dà il massimo sul suo posto di lavoro dovrebbe essere degno di lode, sicuramente un esempio da seguire. Ma le cose sono andate diversamente per un lavoratore incallito che aveva un’unica colpa: lavorava troppo e sapeva organizzarsi.
Il fatto ha avuto luogo a Barcellona presso la nota catena di supermercati Lidl. Il protagonista, Jean P, ha ottenuto una ricompensa che davvero non si aspettava per il suo duro lavoro: il licenziamento.
La cosa ha totalmente spiazzato il dirigente che è stato mandato via a causa di “violazioni molto gravi”. Il suo spirito di iniziativa e la costanza con cui eseguiva il suo lavoro gli sono costati molto cari. La sua unica colpa era quella di svegliarsi di buon ora (è stato visto uscire di casa anche alle 5 del mattino), si recava presso il posto di lavoro circa un’ora prima del previsto e provvedeva ad organizzare la sua giornata, sistemando il necessario all’occorrenza. Trascorreva quindi sul posto tra i 49 e gli 87 minuti senza registrarsi.
La storia di Jean non è finita qui: spesso il dirigente, per terminare i lavori lasciati indietro e quindi per contribuire alla buona riuscita della giornata lavorativa, spesso restava anche oltre l’orario di lavoro, rimanendo completamente solo all’interno del supermercato. Questa operazione però è vietata da regolamento quindi, questo eccesso di premura verso la catena Lidl non è stata ripagata come si aspettava.
Nella lettera di licenziamento si legge: “ Ogni minuto in cui si lavora va pagato ed è necessario registrarlo”. È proprio questa la frase che ha fatto scattare Jean che ha deciso di intraprendere un’azione legale contro l’azienda.
Il suo avvocato sottolinea l’assurdità dell’atto di licenziare qualcuno che lavora sodo per il bene dell’azienda, inoltre fa notare come il suo cliente fosse costantemente sotto pressione per soddisfare gli obbiettivi di vendita, motivo per cui lavorava prima e dopo l’orario di lavorativo.