Dormire: ecco le posizioni migliori e quelle invece da evitare (1 / 2)

Dormire: ecco le posizioni migliori e quelle invece da evitare

Al termine di una dura giornata di lavoro fisico e mentale, tutto ciò che arriviamo a desiderare è semplicemente un po’ di riposo. Che abbiate fatto ore e ore di straordinari, che abbiate dovuto fare i conti con le pulizie di Primavera, che abbiate fatto le ore piccole in qualche locale o che vi siate divertiti ad immergervi in sessioni videoludiche interminabili, prima o poi il vostro corpo vi chiederà di pagare dazio e di collassare per riprendersi. Dormire è infatti un’attività fondamentale per l’organismo, e la carenza di sonno può portare a danni anche pesanti.

Durante le ore di sonno il nostro corpo si rigenera, letteralmente: i polmoni vengono ripuliti, il sistema nervoso riposa (seppure in maniera attiva) così come anche il sistema endocrino, nel pieno rispetto del suo feedback circadiano naturale. Anche la ricostruzione dei muscoli avviene per gran parte di notte (alla faccia di chi va in palestra, prende integratori di ogni genere ma poi si dimentica della cosa più importante: dare modo al proprio corpo di riposare adeguatamente per riprendersi).

Ma sappiamo bene che l’atto di dormire non è di per sé sufficiente a far sì che ci si possa svegliare in piena forma e straripanti di energie. Quante volte vi sarà capitato di dormire male e sentirsi un vero schifo al risveglio? Ecco l’annoso problema: non basta dormire, bisogna anche farlo nel modo giusto. Quindi preferibilmente senza svegliarsi nottetempo, senza venire bombardati di stimoli audiovisivi e…assumendo le posizioni corrette, ovviamente. Andiamo dunque a vedere le tre posizioni più sfruttate, per valutare quale sia la migliore.