Da sempre gli studiosi del comportamento umano si sono sforzati di riuscire a trovare dei metodi di classificazione che potessero aiutare a scoprire carattere e temperamento di una persona, semplicemente osservandola nel minor tempo possibile. Ma si può davvero riuscire a comprendere le caratteristiche psicologiche di un individuo basandosi unicamente sul suo aspetto fisico e su ciò che mostra? La questione è ampiamente controversa e, se il comportamentismo ha fatto passi da gigante per quel che riguarda lo studio dei soggetti in contesti specifici, dal punto di vista fisico invece la questione è ben diversa.
A cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo il medico tedesco Franz Joseph Gall ideò la frenologia, una disciplina pseudoscientifica che prometteva di poter comprendere il temperamento di una persona, e persino la sua eventuale predisposizione a delinquere, semplicemente studiandone il cranio. Ben presto la frenologia dimostrò però la sua inconsistenza, così come anche la fisiognomica ed altre discipline analoghe. Ebbe certamente maggior fortuna il medico e psicologo statunitense William Herbert Sheldon il quale, negli anni ’40, ideò il modello dei somatotipi per tentare di individuare il temperamento di un individuo dalle sue peculiarità fisiche.
Gli studi di Sheldon ebbero un enorme impatto dal punto di vista delle scienze motorie e della medicina sportiva, ma fallì anch’egli nel tentativo di determinare le caratteristiche psicologiche dei soggetti basandosi sulle loro caratteristiche fisiche. E’ dunque possibile capire chi abbiamo di fronte semplicemente osservando com’è fatto? La risposta è no. Ma la morfopsicologia, sebbene non abbia basi scientifiche valide, continua comunque a fare proseliti. Ad esempio se i vostri denti sono come quelli della figura 1, chi segue questa disciplina direbbe di voi che siate diplomatici ma anche molto ambiziosi, seppure calmi e dotati di grande autocontrollo.