Forno a microonde: quali sono i rischi reali se lo usiamo? (1 / 2)

Forno a microonde: quali sono i rischi reali se lo usiamo?

Sin dai tempi più antichi il fuoco venne utilizzato dall’essere umano per molteplici utilizzi, e ben presto i nostri antenati si accorsero della sua utilità nel trasformare i cibi per renderli più appetibili e facilmente assimilabili. Con il tempo le tecniche culinarie si sono evolute fino alla comparsa dei primi forni e più la tecnologia aumentava, più le ricette diventavano sofisticate. Ad oggi il forno è un elettrodomestico considerato indispensabile in ogni abitazione, ma sappiamo che ci vuole del tempo affinché si scaldi e riesca a scaldare ciò che vi infiliamo.

Per questa ragione, quando si tratta di dover scaldare semplicemente un alimento, molti al giorno d’oggi preferiscono affidarsi al forno a microonde. Grazie al forno a microonde è infatti possibile scaldare innumerevoli pietanze nell’arco di pochi minuti, se non addirittura di poche decine di secondi, e potersi quindi gustare diversi piatti quasi immediatamente. Il suo successo commerciale è stato tale che oggi nei supermercati vengono venduti regolarmente alimenti precotti da scaldare proprio nei forni a microonde. Ma quali sono i rischi?

Da diversi decenni i forni a microonde sono stati tacciati di diversi effetti collaterali sgradevoli, tra i quali la possibilità di contrarre il cancro. Questo perché il forno a microonde scalda gli alimenti mediante l’interazione tra la materia ed i campi elettromagnetici, producendo radiazioni che fanno vibrare gli atomi all’interno delle molecole, pertanto – sapendo che determinate radiazioni provocano il cancro – si è subito associato l’utilizzo del forno a microonde con il potenziale aumento di possibilità di contrarre un tumore.