Questa storia, come tutte le storie di bullismo ha veramente dell’incredibile, i dettagli sono agghiaccianti, persino ripugnanti. Il bullismo, purtroppo, è molto frequente nelle scuole, più di quanto venga denunciato. Chi subisce le violenze, spesso e volentieri, è una persona fragile, quasi sicuramente insicura e che, il più delle volte, subisce senza denunciare, sia per paura che per vergogna, come se il fatto di essere vittima di certi atti sia una vergogna, quando l’unico che dovrebbe vergognarsi è il carnefice – o i carnefici dal momento che la maggior parte delle volte questi atti vedono la presenza di un gruppo che si scaglia contro un singolo, spesso e volentieri anche davanti ad un pubblico che invece di intervenire e mettere fine all’atto di violenza, incita e magari riprende con lo smartphone.
La vittima, questa volta, è un giovane ragazzo di soli 16 anni che è stato costretto a subire violenze sia fisiche che psichiche da due giovani ragazzi con solo qualche hanno in più rispetto a lui. Ovviamente, il nome della vittima non è stato reso noto, in quanto si tratta di un minore. Questa terribile storia ha come scenario la città di Torino e vede, come già anticipato prima, un giovane ragazzo vittima di bullismo da parte di due ragazzi pressoché coetanei.
Il giovane ragazzo, preso di mira perchè più debole caratterialmente, ha subito delle violenze inaudite. I due carnefici lo hanno costretto a mangiare grani di pepe, lumache vive e addirittura ad ingoiare escrementi. Il giovane veniva picchiato ed umiliato da mesi e, nonostante ciò, non aveva mai trovato il coraggio di ribellarsi a quanto gli veniva inflitto, né tantomeno di denunciare.
Tra le altre violenze, i coetanei lo hanno costretto ad ubriacarsi e ad andare con una prostituta che, stando a quanto denunciato dalla vittima, gli avrebbe fatto subire un rapporto sessuale con un ombrello. Gli abusi sono emersi soltanto quando il giovane 16enne è stato ritrovato in una campagna allagata alla periferia di Torino, ricoperto di fango ed in stato di ipotermia.
I due colpevoli continuano a definirsi innocenti, respingendo e negando quanto è stato denunciato dal 16enne. Il Pm, però, ha chiesto per i colpevoli la pena di otto anni. Si attendono dettagli maggiori nelle prossime ore.