Le cronache locali di Castel Volturno, ultimamente, sono state incentrate sulla presenza di oltre dieci mila immigrati, molti irregolari, impiegati in condizioni di semi schiavitù nei campi oppure in attività decisamente al limite della legalità. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto alla festa dell’Unità di Castel Volturno per parlare di illegalità e della percezione di insicurezza da parte dei cittadini: “Il Pd deve riavvicinarsi alla gente e dire la verità sugli immigrati: anche loro delinquono e lo fanno più degli italiani”:
De Luca è stato sindaco di Salerno ed ha parlato della situazione presente in città dicendo che centinaia di immigrati occupano militarmente il lungomare della città, vendendo prodotti contraffatti anche sul corso, eludendo ogni regola. Il governatore ha definito “mezzo camorrista” il capo della comunità senegalese di Salerno.
De Luca riporta che dieci anni fa, in qualità di sindaco, stipulò un accordo con l’allora capo della comunità senegalese, una persona estremamente disponibile e civile, in comune accordo aprirono i mercati etnici. Il governatore afferma che per lungo tempo il rispetto reciproco non è mancato, poi il rappresentante è morto e vi è stata una mutazione inquietante: il soggetto che lo ha rimpiazzato pare un mezzo camorrista. “Nelle scorse settimane abbiamo registrato aggressioni ai nostri vigili urbani, poi spaccio droga sul lungomare” ha chiosato De Luca.
I vigili urbani sono stati vittime di attacchi da parte di alcuni venditori abusivi, il capo della comunità senegalese di Salerno ha smentito il loro coinvolgimento. Il governatore ha quindi sentenziato che, come Pd, devono capire che nelle città si vive attanagliati dalla paura e parte di questa è determinata dagli extracomunitari, il loro livello di delinquenza è 4 volte superiore ai nostri connazionali.
“In alcuni territori – ha detto De Luca – esitono bande specializzate per componenti etniche, rumeni e albanesi sono specializzati in furti d’appartamento, gli ucraini e gli africani nella prostituzione e nel traffico di droga“.