I pagamenti elettronici, ed in particolare l’uso di carte di credito, di carte prepagate e bancomat, negli ultimi anni hanno preso il sopravvento al punto da ridurre al minimo le transazioni eseguite con il denaro contante, segno questo di una mentalità del consumatore che finalmente è cambiata a favore delle transazioni elettroniche che prima erano invece viste come qualcosa di estremamente complesso e di cui poco ci si fidava.
A rendere più accessibile a tutti l’uso delle carte è stato anche il via libera ai micropagamenti, per gli importi al di sotto dei 5 euro, eliminando il tetto dei 30 euro per le transazioni bancomat. A questo punto tutto sembra essere pronto per la sostituzione totale delle banconote con la moneta virtuale ma resta un unico neo da considerare: la sicurezza.
Nonostante i software che si celano dietro agli strumenti fisici di pagamento siano sempre evoluti ed all’avanguardia, esiste sempre la possibilità che qualche uomo senza scrupoli manometta l’apparecchio di lettura delle carte per rubarne i dati sensibili e poterne trarre un vantaggio diretto o indiretto. Alcune aziende produttrici di pos hanno dunque redatto una guida per poter riconoscere un apparecchio autentico ed originale da un duplicato, falso o addirittura manomesso.
La prima cosa da guardare è la fenditura del dispositivo nella quale si inserisce la carta che non deve ma scomparire al suo interno. Per avere un riferimento preciso, sappiate che circa metà della vostra carta di credito o bancomat deve restare visibile all’esterno.