Dai giochi per l’infanzia, ai libri, ed infine, per i 18 anni di Anna, un mappamondo che l’aiuti a sognare di viaggiare con la mamma, superando le terribili barriere che la separano dalla madre morta quando lei aveva un anno e mezzo d’età. Sono i regali di compleanno e di Natale che mamma Elisa ha pensato e preparato per la figlia Anna, prima di morire. Elisa, 40 anni, si è spenta mercoledì a causa di un tumore al seno, alla Casa dei Gelsi di Treviso.
Elisa si era sposata il 12 agosto scorso con Alessio Vicenzotto, subito dopo che a luglio le avevano comunicato una diagnosi di due mesi di vita. Quel tumore, scoperto subito dopo la nascita di Anna, era triplo negativo, e non c’era scampo per lei: glielo avevano detto a Padova e anche ad Aviano.
Ora Alessio racconta: “Ma Elisa non si è persa d’animo, mi ha detto che aveva molte cose da fare e che ce l’avrebbe fatta. E così è stato. Tra queste scegliere i regali per nostra figlia, uno per ogni Natale e ogni compleanno fino ai 18 anni, per far sentire alla piccola che comunque la sua mamma era con lei”. Durante un ricovero di Elisa, a casa Vicenzotto hanno iniziato ad arrivare corrieri con pacchi di giochi: “Sono per Anna, mettili via poi li impacchetteremo insieme e ti spiegherò quali sono per Natale e quali per il compleanno”.
Anna era il pensiero principale di Elisa, l’aveva tanto desiderata e poi – purtroppo – “Le operazioni, le terapie e i dolori le impedivano di essere mamma al cento per cento”, racconta Alessio. La sua tristezza più grande era quella di non poterla tenere in braccio.
Elisa era una donna forte, ha combattuto con tutte le sue forze per sé e per la sua famiglia. Alessio le è rimasto accanto, durante la fatica della malattia, e sono ancora visibili nelle pareti di casa le sue scritte d’incoraggiamento: “Non mollare mai”, “Mamma, insieme ce la faremo“, “Forza Elisa“. Alessio le ha scritte una sera di rientro dal lavoro, mentre Elisa era in salotto con la mamma e la piccola Anna. Ha preso la vernice e ha cominciato a buttare giù i suoi pensieri, nel corridoio, in bagno e in camera da letto. “Pensavo che si sarebbe arrabbiata – racconta Alessio – invece ne è stata felice. Ora quelle scritte le cancellerò, ma non tutte. ‘Non mollare mai’ la lascerò per Anna, ora servirà a lei“.