Giorgia Meloni, nel suo discorso conclusivo a chiusura della tre giorni di Atreju, la kermesse organizzata presso le Officine Farneto, ha posto l’accento sui “patrioti” e sull’Ue che nel 2011, a suo dire, ha perpetrato un vero e proprio “colpo di stato“: “Noi siamo e siamo stati gli unici a difendere l’interesse dell’Italia. Diciamolo chiaramente: le cancellerie internazionali, con l’appoggio delle più alte cariche nazionali, ci hanno fatto fuori perché eravamo scomodi”.
La Meloni ha ribadito che erano stati capaci di difendere i nostri interessi in Libia, avevamo rapporti privilegiati con la Russia, e che eravamo protagonisti nella politica internazionale quindi “per bloccarci hanno usato lo strumento finanziario dello spread”. La leader di Fratelli d’Italia ha affermato, vigorosamente, che l’Italia è diventata terra di saccheggio da parte del capitalismo straniero, che il Paese è stato svenduto, con la complicità delle cariche istituzionali: ha sottolineato, quindi, che intendono combattere il fiscal compact, per rivedere tutti gli altri trattati, a dimostrazione del loro europeismo.
Per la Meloni servono patrioti anche in campo economico e occorre che qualcuno spieghi a Renzi, che continua ad elogiare il passaggio dal segno meno al segno più, che siamo i penultimi in Europa. Ha continuato affermando che vogliono gli italiani liberi e ricchi e non poveri e servi di chi gli regala 80 euro per accaparrarsi dei voti, comprarseli.
Sul capitolo immigrazione, capace di incendiare qualsiasi platea, la Meloni ha affermato che l’Italia ha il problema dell’immigrazione non certamente per la presenza di lunghe coste: per la leader di Fratelli D’Italia il problema dei migranti è creato semplicemente dal Pd, le coste, del resto, le hanno pure gli altri.
La Meloni ha chieso a gran voce il rispetto delle regole, il Pd, che adesso non è in campagna elettorale, fa finta di ripensarci, ma, secondo lei, è palese che ricominceranno con la solita solfa dell’accogliamoli tutti perchè il loro obiettivo è una sostituzione etnica.