Un caccia dell’aeronautica militare che si stava esibendo nell’ Air show di Terracina, un attimo prima di cedere il passo all’attesissima esibizione delle Frecce Tricolori, è precipitato in mare durante l’ultimo giro, il cosiddetto “loop”, davanti agli occhi attoniti di centinaia di spettatori assiepati sulla battigia, tra cui anche la fidanzata del capitano che guidava il velivolo, la quale ha avuto un malore.
L’esibizione era quella di un caccia Eurofghiter, punta di diamante dell’Aeronautica Mmilitare italiana, che – in quanto tale – doveva immediatamente precedere l’esibizione delle Frecce Tricolori, che – ovviamente – è stata annullata.
Sul lungomare di Latina, il caccia doveva disegnare un ultimo cerchio nel cielo azzurro, il loop, il giro della morte. Il capitano trentaseienne ha iniziato la manovra. L’aereo avrebbe dovuto sfiorare l’acqua, e poi risalire ma, invece, nel momento di chiudere la figura acrobatica, non ha avuto spazio sufficiente ed è precipitato in mare, schiantandosi letteralmente. L’impatto è stato violentissimo. Nessuna possibilità di manovra, nessuna possibilità di essere espulso col seggiolino per il pilota.
Nonostante gli immediati soccorsi da parte della Capitaneria di Porto, presente sul posto con diversi e ben attrezzati mezzi, non c’è stato nulla da fare per il giovane pilota, deceduto al momento dell’impatto, per il quale quindi non si è potuto far altro che recuperare il corpo.
Ancora sconosciute le cause dell’incidente che sono ora, chiaramente, sotto indagine da parte dei preposti organismi dell’Aeronautica Militare. Inevitabile il cordoglio del Ministro Pinotti e del capo di Stato Maggiore della Difesa, Graziano.
Sgomento e dolore anche da parte dei piloti e dei commilitoni dell’Aeronautica militare che, sui social network, salutano il capitano con “Cieli Blu”, che sarebbe in gergo l’equivalente del più popolare Riposa in Pace.
Già in Rete i video dell’evento, che raccontano di un’inaspettata tragedia che ha lasciato tutti coloro che erano lì con gli occhi al cielo, letteralmente gelati dalla paura.