I lupi, in Israele, sono la nuova minaccia per l’uomo. Adattati alla presenza dell’uomo nel deserto, vivono ai margini delle città, spesso a caccia di prede umane. Almeno una decina gli episodi segnalati nel Negev. L’ultimo attacco è avvenuto vicino a Masada, in un accampamento improvvisato da famiglie in gita.
Il quotidiano Haaretz ha raccolto la testimonianza di Ramat Hasharon: “C’erano almeno dieci tende. All’improvviso, nella notte, un animale che sembrava un cane è entrato nell’accampamento. Ho urlato ma non se ne andava“. Il lupo subito è stato cacciato via, ma due ore dopo è tornato e ha aggredito la figlia di Ramat: “L’ho visto sopra di lei, con lei a terra, muoveva il suo naso sopra di lei“. La bambina ha riportato una ferita causata da un morso. “Non sembrava che volesse ucciderla ma piuttosto che volesse trascinarla via, portarsela via“.
Il fatto è avvenuto quattro mesi fa, ma nella zona del deserto ci sono stati altri nove casi, le vittime quasi sempre sono state bambini piccoli. Un caso riguarda una donna, dormiva in tenda con il marito quando è stata assalita. Haim Berger, zoologo, ha analizzato i singoli casi e ha concluso che l’obiettivo dei lupi è proprio quello di predare i bambini per nutrirsi. Queste conclusioni hanno fatto aumentare la paura nella gente del posto. Berger ha verificato anche che i lupi non hanno paura dell’uomo e ciò non è normale perché “un lupo che non è spaventato dall’uomo è un lupo che attacca“.
Secondo Berger i lupi nel deserto israeliano si sono adattati pian paino alla società umana, imparando a non temere gli uomini, non solo, ma anche che gli esseri umani possono essere una fonte di cibo. Nel 2008 c’era già stato un incidente simile, anche quella volta vicino a Masada, tre ragazzine sono state assalite a poca distanza dai loro genitori. Il lupo ne ha trascinata una per qualche metro prima di essere cacciato dai genitori. In quella occasione l’Autorità per i parchi e la natura aveva assicurato che avrebbe fatto recintare le aree di campeggio ma non è mai stato avviato alcun lavoro del genere.
Il direttore del distretto meridionale dell’Autorità per i parchi e la natura, Gild Gabau, ha confermato che gli attacchi nel corso del 2017, sono stati una decina e che la minaccia è stata seriamente considerata. Per ora c’è il divieto di dare cibo agli animali selvatici e i ranger sono dotati di fucili a pallottole di vernice per spaventare e allontanare i lupi che si aggirano alle zone abitate e ai campeggi.