Dopo le passate indiscrezioni, in un evento tenutosi in Cina, suo mercato d’esordio e sede della joint-venture che ne ha consentito la nascita, è stato ufficialmente annunciato il nuovo smartphone con due display, uno dei quali a inchiostro elettronico: contrariamente ai predecessori, il suo nome – più pratico da ricordare – si accorcia, e sarà solo “Yota3“.
Yota3 ha un corpo in alluminio (153.6 x 75.2 x 7.9 mm, per 170 grammi), protetto sia davanti che dietro da un vetro 2.5D con tecnologia anti-urto Gorilla Glass 4.
Il frontale di questo “Giano Bifronte” hi-tech esibisce un display SuperAMOLED (fatto da Samsung) da 5.5 pollici, con risoluzione FullHD (1080 x 1920 pixel) e ottima densità d’immagine (401 PPI): la lunetta frontale bassa ospita un tasto fisico Home, con sensore di impronte annesso, e due pulsanti soft touch capacitivi.
Il secondo display – sul retro – è formato da un pannello da 5.2 pollici HD (720 x 1280), realizzato con tecnologia E-ink Carta II, e dotato di discreta densità d’immagine (282 PPI): in questo caso, la presenza del multi-touch permetterà di usare tale monitor non solo per leggere note, testo, e immagini statiche, ma anche per interagire con le applicazioni, persino sotto la viva luce del sole, grazie ad un’ottima copertura anti-riflesso. Da segnalare la mancanza di tasti fisici, e la presenza di 3 soft touch che, in sostanza, offrono le stesse funzioni di quelli fisici, riservando – però – più spazio all’area del display.
La selfiecamera dello Yota3, da 13 megapixel, ha il focale a f/2.2: quella posteriore, capace di girare video a 1080p@30fps, ha una risoluzione leggermente più bassa, pari a 12 megapixel, ma è equipaggiata con un doppio autofocus a rilevamento di fase, con un Flash dual-LED (dual tone) che, in tandem col focale a f/1.9, permette di catturare molta luce anche di sera, o negli ambienti poco illuminati. La Radio FM è presente, ma manca il jack da 3.5 mm per le cuffie.
Scendendo nel particolare della scheda tecnica interna dello Yota3 (sostanziamente confermata rispetto ad Agosto), troviamo 4 GB di RAM a supporto di un processore octa core Snapdragon 625, cloccato a un massimo di 2.0 GHz, ed abbinato a una scheda grafica Adreno 506: lo storage è presente nei due tagli da 64 e 128 GB, comunque espandibile via microSD.
Oltre al Dual SIM ibrido, lo Yota3 propone la connettività Wi-Fi ac (dual band, hotspot, Direct), il Bluetooth 4.2 (low energy, con profilo A2DP per cuffie senza fili), il GPS (A-GPS, GLONASS), ed una porta microUSB Type-C con la quale ricaricare la batteria da 3300 mAh, capace di regalare – in tandem con lo schermo E-ink – 120 ore di autonomia, e di guadagnarne altre 10 in appena 10 minuti, grazie alla ricarica rapida (9V / 2A). Il sistema operativo dello Yota3 è Android 7.1.1 Nougat, personalizzato con l’interfaccia Yota OS 3.0.
Nella classica livrea nera, lo Yota3 è distribuito a circa 560 dollari/470 euro (3.699 yuan) per la versione con 64 GB di spazio, e a circa 655 dollari/545 euro (4.299 yuan) per quella con 128 GB di storage. In seguito, poi, arriverà anche una versione “regalo”, ottima per il periodo natalizio, realizzata in acciaio inossidabile 316L, con qualche accessorio ed il credito sufficiente per leggere ebook a sazietà.