Il primo giorno di scuola è finito nel caos a causa dei vaccini. I gestori di asili nido e di scuole materne alla fine si sono divisi in due. Un terzo dei parroci che hanno nella propria parrocchia scuole dell’infanzia ha voluto aprire i cancelli a tutti, vaccinati e non vaccinati, scegliendo la linea morbida, e tutti gli altri, invece, hanno chiuso le porte, così una decina di bambini sono tornati a casa perché non vaccinati.
Anche la Diocesi ha voluto intervenire nei confronti dei sacerdoti che hanno scelto la linea morbida. Il problema della copertura vaccinale per i più piccoli, iscritti alle scuole dell’infanzia, ha visto un crescendo di complessità nelle ultime settimane, lo ha affermato anche il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Don Lorenzo Celi (nella foto), direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola, precisa di aver condiviso il lavoro portato avanti dalla Fism, ossia di chiedere ai legali rappresentanti delle scuole paritarie cattoliche – quasi sempre parroci – di attenersi alla normativa di legge e a qualsivoglia indicazione ministeriale.
“Pertanto l’ufficio diocesano invita i parroci legali rappresentanti di scuole paritarie, che sembra non si siano ancora attenuti alla normativa, a operare secondo quanto richiesto pur mantenendo uno stile di dialogo e confronto con le famiglie dissenzienti e con le istituzioni del territorio deputate a rendere operativa la legge e a tutelare la sanità pubblica”.
Le scuole cattoliche, in quanto paritarie afferma don Lorenzo Celi devono rispondere alla legislazione scolastica nazionale. I contenuti vanno discussi in altra sede, certo non in quella applicativa. Anche Ugo Lessio, il direttore della Fism di Padova è concorde con le affermazioni di don Celi: “Come linea di condotta ci conformiamo totalmente alla legge, anche se alcuni hanno fatto di testa loro”.
Ricordiamo infine che per la fascia 0-6 anni, l’autocertificazione o la ricevuta di prenotazione del vaccino va presentata entro il 10 marzo 2018.