L’anguria è uno dei frutti estivi per eccellenza, insieme al cocco ed alle banane, ma al contrario di questi – molto più difficili da esportare al di là del contesto spiaggistico o riguardante la colazione – l’anguria può essere trovata con estrema facilità in ogni occasione: dagli spuntini in campeggio alle grigliate, ai pranzi con i parenti fino a diventare il semplice spuntino pomeridiano di chi è a casa ed ha voglia di mangiare qualcosa di fresco. Tuttavia in molti vanno in crisi quando c’è da scegliere un cocomero. Se siete tra loro, seguite questi consigli.
L’anguria, come qualsiasi altro frutto, ha bisogno della giusta maturazione affinché la sua polpa acquisisca quel sapore dolce che tanto piace ai suoi appassionati. Per questa ragione è opportuno che sia passato il giusto tempo dal momento della raccolta fino al consumo, se si vuole un’anguria dolce. Ebbene, avete presente gli aloni bianco-giallognoli delle angurie? Indicano quanto tempo sono rimaste ferme a maturare. Dunque più quella parte della buccia sarà tendente al giallo, più l’anguria in questione sarà matura, dunque dolce.
Il seguente trucchetto per riconoscere quali siano le angurie veramente dolci è sconosciuto ai più, ma potrà darvi grandissime soddisfazioni nel momento in cui deciderete di andare a comprare un’anguria per i vostri amici, e tornerete a casa con un cocomero dolcissimo. Avete presente quella sorta di cicatrici che si vedono talvolta lungo le bucce delle angurie, di colore marroncino solitamente chiaro? Ebbene c’è chi snobba quelle angurie, ma non sa cosa si perde! Quei segni indicano quante volte il fiore è stato impollinato dalle api prima di diventare un frutto, e di norma più impollinazioni sono avvenute, più l’anguria sarà dolce.