Fino a pochi minuti prima di morire in un incidente stradale, Yassine Harchi – 31enne di origine marocchina – aveva filmato e postato in diretta sui social la sua guida. Poi, qualche minuto prima delle 8, la sua vettura si è schiantata contro un pilone dell’illuminazione nei pressi di San Pietro Viminario, in provincia di Padova.
Alle 7.39, nel video postato su Facebook si vede Yassine che, a bordo della sua Alfa 147, sorride e fa le smorfie, poi agita le mani tra volante e smartphone, inquadrando la strada davanti a sé – forse la A13 Padova-Bologna, nei pressi di Monselice – quindi se stesso ed infine il cruscotto con il contachilometri.
Yassine chiude il telefonino e l’immagine del filmato termina. 5-10 minuti dopo, mentre il giovane stava percorrendo una strada di campagna molto stretta, la strada San Pietro Viminario, perde il controllo dell’autovettura che va a colpire un pilone dell’illuminazione elettrica. L’Alfa 147 per lo l’impatto si piega su se stessa. Intervenuti immediatamente – alle 8 erano già sul posto – i medici del Suem hanno cercato di rianimarlo, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare, è spirato sul posto.
Yassine gestiva un’impresa di pulizie di piccole dimensioni e risiedeva a Bagnoli di Sopra con la famiglia. Il telefonino del giovane non è stato trovato nell’abitacolo, si pensa che possa essere finito nel fossato quando i pompieri hanno recuperato l’auto; la zona è stata subito transennata, i carabinieri stanno cercando di recuperarlo.
Secondo gli esperti della Polizia stradale, il cellulare resta la prima causa di distrazione per chi è alla guida. I dati di agosto forniti dal Viminale dicono che nei primi 7 mesi del 2017 sono diminuiti gli incidenti stradali rispetto ai primi 7 mesi del 2016, sono stati 42.479 nel 2017 e 43.929 nel 2016, sono aumentate però le persone decedute, 940 nel 2016 e 979 nel 2017.
In netto aumento sono invece le sanzioni per uso di cellulare alla guida, se ne contano più di 3.000, in riferimento allo stesso periodo del 2016.