La giunta di Milano, in primis l’assessore Pierfrancesco Majorino, nella determina dirigenziale del 24 agosto, in merito all’accoglienza e all’immigrazione, ha consegnato all’Arci la gestione degli “sportelli antidiscriminazione“: gli sportelli territoriali antidiscriminazione per etnia, religione e nazionalità gestiranno inoltre gli eventi con le associazioni di migranti, il torneo “Coppa Democrazia Africana“, i focus group, le iniziative di “Arbitri latini“. La spesa complessiva prevista sarà di 27mila euro, provenienti dal fondo europeo “Fami“, il “Fondo Asilo Migrazione e Integrazione”.
A breve, 3 sportelli antidiscriminazione apriranno i battenti: saranno un punto d’ascolto, orientamento, centro di sostegno e consulenza legale a disposizione dei cittadini e migranti vittime o testimoni di forme discriminatorie.
Uno si troverà alla Casa dei Diritti di via De Amicis, aprirà per 4 ore a settimana, uno all’ Immigration Center di via Scaldasole, 2 ore ogni quindici giorni, e uno al circolo Arci Metissage di via Borsieri, due ore ogni quindici giorni. Assistenza ad intermittenza. Lo sportello è “rivolto a vittime di discriminazione e persone che hanno assistito ad atti discriminatori, con avvio di una campagna informativa specifica per incentivare l’accesso di questi ultimi“.
Le suddette discriminazioni, di cui dovrebbero occuparsi gli sportelli, vertono sui reati razziali, etnici, religiosi o nazionali, sovente materia per le forze dell’ordine e la magistratura. Le Politiche sociali o un Arci di Milano dovrebbero essere in sinergia con le forze armate perchè l’iniziativa possa avere una valenza: in pratica, dovrebbero gestire i reati di opinione, materia annosa che potrebbe secernere confusione e caos, denunce reali su fatti tangibili, che potrebbero accavallarsi con esposti fasulli atti a danneggiare terzi.
Vien da chiedersi se, inoltre, i soggetti riceventi siano capaci di discernere gli eventi esposti, o se si limiteranno a consigliare gli utenti giunti allo sportello sul presentare sempre e comunque denuncia. Lo sportello avrà anche il compito di dare “consulenza legale” gratuita ai migranti approdati in Italia.