Questi tatuaggi sono fatti da un ex disegnatore di cartoni animati. Ne vorreste uno anche voi? (1 / 2)

Questi tatuaggi sono fatti da un ex disegnatore di cartoni animati. Ne vorreste uno anche voi?

Le decorazioni per il corpo sono sempre state irrinunciabili per qualsivoglia popolazione e contesto culturale, a prescindere dalla latitudine e dalla longitudine in esame. Qualsiasi popolazione, in qualunque parte del mondo, ha sviluppato i propri canoni di bellezza e calibrato attraverso essi le modificazioni da apportare al corpo umano, in maniera tale da abbellirlo secondo la moda del posto e del momento. Certo non tutte queste modificazioni sono da ritenersi permanenti, esempi classici sono ad esempio parrucche o trucchi, unghie smaltate o capelli colorati: tutte caratteristiche che possono essere facilmente rimosse, o che comunque vengono perdute senza un’adeguata manutenzione.

Ma se trucchi e tinture, e gioielli ed orecchini sono modificatori di bellezza che possono essere vestiti e svestiti più o meno a piacimento a seconda del momento o del periodo, è altrettanto vero che d’altra parte esistono alcune pratiche che segnano il corpo per molto più tempo, talvolta addirittura per tutta la vita. Ne è un esempio lampante la scarificazione, una delle prime forme di modificazione del corpo permanenti con derivazioni religiose o comunque mistiche. Tant’è che di estremi se ne trovano parecchi.

Un altro esempio di questa portata può essere l’abitudine di alcune popolazioni africane, da parte delle donne, di inserire degli anelli alla base del collo in modo da allungare quest’ultimo un poco alla volta. Questi supporti fanno sì che il collo rimanga ben disteso, ma d’altra parte è altrettanto vero che – se da una parte i centimetri guadagnati in più possono essere perduti una volta rimossi gli anelli – è necessario un periodo di adeguata ginnastica correzionale per riabituare la muscolatura a sorreggere il capo. E se vengono mantenuti per troppi anni, alcune modificazioni rimangono permanenti.