Dopo giorni di indagini si è giunti finalmente all’identificazione dell’autore dell’offensivo cartello nei confronti di un disabile – affisso proprio dinanzi l’apposito parcheggio dedicato in un centro commerciale in provincia di Milano – grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza, dislocate in vari punti del parcheggio interno all’edificio.
La sequenza di immagini – che sono state scrupolosamente sottoposte all’attenzione degli inquirenti – hanno mostrato una figura maschile dalla pelle scura, vestito con bermuda neri e maglietta gialla, avvicinarsi al muro antistante l’area riservata per il parcheggio dei portatori di handicap, per poi appendere un cartello scritto con cura ed ignominia.
Non ci sono più dubbi quindi sul fatto che l’uomo, immortalato dalle telecamere di sorveglianze del centro commerciale di Carugate, sia anche l’autore dello scioccante cartello offensivo nei confronti di un portatore di handicap, che ha suscitato tanto clamore ed indignazione in chi lo ha letto, il 19 agosto scorso.
Parole iniettate dal più bieco e profondo odio, scaturite da una multa che l’uomo ha preso per aver parcheggiato la sua vettura nel posto dei disabili, che gli è valsa un esborso di 60 euro. È bastato poco agli uomini della Polizia di Stato per rintracciare l’autore dell’atto vile e spregevole, anche se ancora non ne ha diffuso le generalità.
Stando alle indiscrezioni che circolano in queste ore, potrebbe essere un italiano, incensurato e, perfino, laureato. Un uomo come tanti altri dunque, capace però di un odio inenarrabile, fino al punto di concludere il suo messaggio con una frase agghiacciante: “sono contento ti sia capitata questa disgrazia“.
Dopo la diffusione dell’incredibile notizia, il Questore di Milano ha immediatamente disposto le indagini per rintracciare l’uomo autore del cartello, considerato aggressivo, violento ma anche altamente lesivo della dignità dei portatori di handicap. La Procura di Milano ha disposto l’apertura di un’inchiesta, aprendo un fascicolo con l’ipotesi di diffamazione aggravata. A dare input all’iniziativa, l’esposto presentato dalla “Lega dei diritti delle persone con disabilità”.