Alisha Coleman ha deciso di opporsi ad un affronto inqualificabile: ha fatto causa al suo ex datore di lavoro accusandolo di discriminazione. La donna è stata licenziata perché, durante il ciclo mestruale, ha macchiato una sedia dell’ufficio: qualche mese fa ha ricevuto un primo richiamo, otto mesi dopo l’episodio, disgraziatamente, è nuovamente accaduto. Alisha è stata licenziata.
Il suo ex capo l’ha licenziata perché non avrebbe seguito elevati standard di igiene personale, e non avrebbe mantenuto un aspetto pulito e ordinato durante il servizio. La donna soffre di menorragia, disturbo comune tra le donne, soprattutto in prossimità della menopausa.
La prima perdita è avvenuta nell’agosto del 2015 sulla sedia dell’ufficio: il suo supervisore l’ha mandata a casa per cambiarsi, sentenziando che sarebbe stata licenziata se avesse sporcato nuovamente la poltrona con il flusso mestruale. Il 22 aprile 2016, Coleman ha macchiato con alcune gocce di liquido mestruale il tappeto in prossimità del bagno: dopo aver pulito il locale con candeggina e disinfettante, il suo responsabile ha riportato al supervisore l’accaduto. Alisha è stata licenziata il 26 aprile 2016.
“Ho amato il mio lavoro presso il call center 911 perché ho avuto modo di aiutare le persone. Ogni donna teme di avere questo genere di sintomi quando non se li aspetta, ma non ho mai pensato che potessi essere licenziata per questo. Licenziata per una perdita accidentale prima del ciclo mestruale è stato umiliante. Non voglio che nessuna donna passi quello che ho passato io. Per questo ora sto combattendo“, ha detto Coleman in una delle numerose dichiarazioni rilasciate dopo la denuncia.
Alisha Coleman lavorava da più di 10 anni nel call center di Fort Benning, in Georgia. L’Unione americana delle libertà civili della Georgia la sostiene, ed ha presentato una denuncia contro l’Istituto di Bobby Dodd, un’agenzia di collocamento a Fort Benning.