La 38ma edizione del Meeting Rimini è iniziata questa mattina, domenica 20 agosto 2017, con il tema suggerito dal Faust di Goethe: “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo“. Verranno approfonditi vari argomenti tra i quali la crescita, il futuro dei nostri giovani, i popoli in movimento.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio riflette: “L’attenzione verso i giovani deve tradursi in occasioni concrete e innovazioni, che aprano le porte a una mobilità sociale vera e a una piena cittadinanza, a partire dal diritto al lavoro e all’istruzione“, affermando che – investendo sul futuro – si ritrova la fiducia e anche la forza della collettività raddoppia. Il presidente della Repubblica parla poi della crisi demografica, e della consapevole responsabilità che abbiamo verso chi viene dopo di noi. La continuità di una comunità vive anche di solidarietà verso chi si trova in difficoltà.
Nel pomeriggio è atteso il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Dopo di lui, in un’alternarsi di personalità che cercheranno di approfondire gli argomenti che ruotano sempre attorno alla grande idea suggerita dal Faust di Goethe, interverranno i ministri Carlo Calenda (Sviluppo economico), Andrea Orlando (Giustizia), Angelino Alfano (Esteri), e Valeria Fedeli (Istruzione). A sentire il direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione, Roberto Fontolan, ancora non si fa molto se ha dichiarato “Davvero è triste e anche un pochino noioso questo tentativo di ridurre tutto dentro schemi politici, peraltro vecchissimi, mentre qui il vero tema, che taluni fingono di non vedere, è il dramma della denatalità che affligge l’Europa e l’Italia in particolare, che denota una crisi di identità”.
Ci sono poi degli incontri molto attesi, come quello di martedì con Pierbattista Pizzaballa, l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, che tratterà il tema centrale del Meeting e quello che, nella giornata conclusiva di sabato, vedrà sul palco il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. In rilievo, sempre martedì, si toccheranno da vicino i temi del lavoro e delle prospettive dei giovani, parteciperanno al dibattito il presidente del comitato organizzatore delle “Settimane sociali dei cattolici italiani”, mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, e il segretario, il professor Mauro Magatti.
Il lavoro per i giovani, il dialogo e la pace, saranno i temi portanti del Meeting. Sandro Ricci, il direttore del Meeting, ricorda che ciò che si sta per compiere non è una dimensione nuova, “anzi è la nostra dimensione degli inizi, quando si chiamava per esteso Meeting dell’amicizia fra i popoli“. Con meno risorse economiche, ma capitale umano immutato, oltre duemila volontari, il meeting è stato possibile anche quest’anno: un “miracolo”.
Rimini risente di quanto sta accadendo in molte parti d’Europa e, per questo, oltre ai metal detector, verranno utilizzati sofisticati “scanner” che controllano con raggi x i contenuti di tutti gli zaini e contenitori vari. Ricci ricorda che i volontari impegnati a collaborare con le forze dell’ordine sono 400 e continua dicendo: “la lunga storia del Meeting ci dice che con milioni di visitatori non si sono mai registrati episodi di alcun tipo. Ma i fatti ci impongono ora un’attenzione ancora maggiore“.