Rivolgendosi ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per l’Angelus, questa mattina 13 agosto, Papa Francesco, commentando il Vangelo del giorno, ha voluto toccare il tema della superstizione. Le difficoltà della vita a volte pare sommergano l’uomo, anche quello che vive nella fede e, proprio quando, in queste situazioni, “non ci si aggrappa alla parola del Signore, ma si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo“.
Ed ecco il paragone: San Pietro cerca di raggiungere Gesù camminando sulla cresta delle acque del Lago di Galilea ma, nella difficoltà, comincia a dubitare e finisce con l’affondare. Le parole del Papa diventano così un ammonimento contro la tendenza sempre più frequente a dimenticare il vero Dio, e ad affidarsi al mondo della superstizione, un mondo “senza Dio”.
Papa Bergoglio ha sottolineato ancora che il Vangelo odierno ricorda al cristiano che la fede nel Signore Gesù e nella sua Parola non apre un percorso dove tutto è senza difficoltà; la fede non sottrae il credente dalle tempeste della vita. Il Papa continua dicendo che “La fede ci dà la sicurezza di una presenza” – ed esorta a non dimenticarlo – “quella presenza è Gesù che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio“. Secondo questa visione, la fede non è un rifugio che protegge dai problemi della vita, è capace invece di sostenere il cammino della vita e di dargli, in qualsiasi avvenimento anche avverso, un senso.
Il pensiero del Papa si è poi rivolto a Maria, invocandola come protettrice e sostegno nella vita. Al di là del perdurare delle difficoltà, ella tiene il cristiano ben saldo nella fede, lo rende capace di restare sulla barca della Chiesa rinunciando alla tentazione di salire a bordo dei facili battelli delle ideologie e delle mode, slogan incapaci di dare consistenza alla vita.
Papa Francesco ha concluso il suo breve discorso riaffermando che la Chiesa è una barca e nel suo attraversare le acque viene sottoposta a venti contrari e a tempeste che, senz’altro, minacciano di travolgerla. Ed aggiunge il Papa che ciò che salva la barca della Chiesa “non sono il coraggio e le qualità dei suoi uomini: la garanzia contro il naufragio è la fede in Cristo e nella sua parola. Su questa barca siamo al sicuro, nonostante le nostre miserie e debolezze“.