La sosta selvaggia è uno dei maggiori problemi che affligge Corso Sempione a Milano. Per farvi fronte, l’amministrazione comunale sta pensando di riqualificare l’intera area. Nello specifico, l’intenzione sarebbe quella di riprogettare integralmente il corso, prendendo come spunto nientedimeno che l’Avenue des Champs-Élisées di Parigi.
In altre parole tra qualche anno, a pochi passi dal Duomo, potrebbe esistere una soluzione che ricalcherà in buona percentuale il viale dei Campi Elisi. L’arteria partirebbe dall’Arco della Pace, monumento che per alcuni punti di vista ricorda molto l’Arco di Trionfo della capitale francese.
A parlare di questa iniziativa è stato il sindaco, Beppe Sala. Per il primo cittadino di Milano, i tempi sarebbero ormai maturi per porre un freno a quella che è l’inarrestabile sosta selvaggia della zona. Corso Sempione, così come lo conosciamo noi oggi, viene quotidianamente deturpato dalle centinaia di auto lasciate sui parterre alberati presenti al centro della carreggiata. La deadline ipotizzata sarebbe il 2021, anno che coincide con il termine del mandato dell’ex commissario unico ed amministratore delegato di Expo 2015.
Al momento non esistono progetti ufficiali in merito, ma l’idea prende sempre più forza tra i dibattiti politici comunali. “Quello è un viale che ha una storia e una vista straordinaria, una città come Milano che ambisce a essere città internazionale deve poter intervenire su questo”. Tra le altre cose, risulta che molte delle auto parcheggiate non siano nemmeno dei residenti: per tale ragione diventa doveroso agire “avendo cura del bene pubblico e del decoro”.
Da un punto di vista pratico, si tratterebbe innanzitutto di intervenire per interrompere la sosta irregolare delle circa 700 auto parcheggiate in zona. A tal fine, si starebbe pensando a dei parcheggi sotterranei. In merito, un privato avrebbe già dato la propria disponibilità alla costruzione di alcuni garage. La riqualificazione permetterebbe altresì di recuperare aree verdi, trasformandole in un più suggestivo boulevard ciclopedonale.
Simone Zambelli, presidente della Zona 8 di Milano, nonché convinto fautore di questa proposta di rinnovamento, ha tra le altre cose fatto presente che “ci sono persino finanziamenti europei per la riqualificazione di quell’area”. A questo punto, sembra proprio che non esistano più scuse per dare un tocco più francese al capoluogo lombardo.