Londra, bullismo: 15enne colpito a scuola con una penna, perde l’occhio

Dopo tre mesi dall'accaduto, la mamma del giovane inglese S.H. decide di raccontare la sua storia, perchè il bullismo venga combattuto e i colpevoli paghino.

Londra, bullismo: 15enne colpito a scuola con una penna, perde l’occhio

Sono passati tre mesi da quando una lite scolastica è sfociata in tragedia, ed un compagno ha colpito il 15enne al volto, provocandogli danni irreversibile all’occhio, ma ora la mamma del giovane S.H. ha deciso di raccontare l’accaduto e quello che suo figlio ora dovrà sopportare, perchè i responsabili paghino e perché il bullismo venga affrontato.

Il 15enne era da tempo preso di mira da alcuni compagni, ma quel giorno una lite iniziata prima nel campo da calcio al termine della partita, si è poi conclusa al di fuori di quel campo da gioco in una vera e propria aggressione ai danni del giovane, in cui alcuni ragazzi si sarebbero scagliati addosso al ragazzo S.H. colpendogli ripetutamente il viso con una penna.

La mamma racconta che da quel momento viaggiavano una volta a settimana verso Londra per i controlli all’occhio, ma solo dopo qualche settimana si è scoperto che i danni provocati dai colpi, erano irreversibili. A distanza di settimane l’occhio sinistro è ancora tumefatto, e la violenza usata per colpirlo fu tanto inaudita da riuscire a sfigurare l’iride e provocargli un dissanguamento interno che ha successivamente compromesso l’occhio del 15enne, che ha perso la vista.

La donna non vuole solo raccontare la storia, ma vuole che il mondo sappia come sta ora suo figlio. S.H. non ha solo perso l’occhio in questa vicenda davvero inconcepibile, ma come racconta la madre, ora ha il terrore di uscire di casa e ha continui attacchi di panico. Il culmine di una vicenda che lo ha segnato tanto nel profondo e che gli ha lasciato ferite interne ed esterne che gli ricorderanno per tutta la vita dell’accaduto.

Una storia che ha indignato tutto il Regno Unito e che è stata raccontata a Metro.co.uk con la speranza che i colpevoli paghino per quello che un giovane ha dovuto subire per anni.

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