Il caso del piccolo Charlie verrà nuovamente discusso nella giornata di domani, lunedì 24 luglio, dall’Alta Corte, ma mentre tutto il mondo aspetta con ansia questo momento, arrivano delle agghiaccianti notizie che riguardano i medici del bambino che fino a questo momento hanno sempre dichiarato di voler staccare la spina: per loro minacce di morte.
La storia del bambino di appena 11 mesi di nome Chiarlie, ha conquistato fin da subito il mondo intero. Una vicenda molto triste, poichè questo bimbo è affetto da una rara sindrome mitocondriale degenerativa, e i medici si sono espressi fin da subito riguardo l’unica soluzione per loro possibile, ovvero donargli una morte dignitosa.
I genitori hanno fatto appello a tutto ciò a cui loro era concesso pur di dare ancora speranza al loro bambino, ed è stato in questo momento che la storia ha fatto inizialmente il giro del web, suscitando in moltissime persone in ogni parte del mondo, quel sentimento di compassione e speranza che è riuscito a far smuovere anche gli ospedali più importanti perché Charlie potesse ricevere cure sperimentali, ed ottenere così quella speranza richiesta dai genitori.
Il presidente dell’ospedale in cui è ricoverato il piccolo, Mary MacLeod, ha parlato affermando di comprendere molto bene la compassione che questa storia ha suscitato in tutte le persone, ma qualcosa si è spinto troppo oltre. Alcuni medici ed infermieri dell’ospedale in questione infatti, il Great Ormond Street Hospital, hanno “subito atteggiamenti ostili in strada“, proprio come afferma il presidente, aggiungendo che sono arrivate anche molte minacce di morte ai medici la cui sentenza non è stata condivisa da molte persone.
Anche i genitori di Charlie hanno voluto parlare riguardo questa situazione davvero sgradevole, affermando che bisogna accettare che le persone abbiamo opinioni diverse, ma che c’è una linea davvero sottile che non può essere superata, schierandosi così con i medici e dimostrando per primi il significato delle loro parole.