Quando si dice di aver un tesoro e non saperlo: è proprio quello che è accaduto ad una famiglia di origini vicentine. Rimettendo a posto, una signora trova un album fotografico e, insieme al padre 96enne, decide di dare uno sguardo ai ricordi del passato e, ad un certo punto, nel album sbuca la sorpresa, ovvero 2 buoni fruttiferi postali del 1975 emessi a Roma, per un milione di lire.
La signora si documenta, adesso valgono quasi 35 mila euro, cerca di poter recuperare i buoni precipitandosi subito a Roma, ma l’impiegato dell’ufficio postale fa calare l’euforia in quanto le comunica che sono scaduti, e non valgono più nulla.
La vicentina però non s’è data per vinta, ha consultato Agitalia, un’associazione che si occupa del recupero di titoli bancari e postali nonché di titoli di Stato, ed il verdetto è stato opposto: sono ancora validi. Ai canonici 30 anni previsti dalla legge, ne vanno aggiunti altri 10 prima della prescrizione.
Insomma, una questione di mesi: se la signora avesse tardato ancora qualche tempo, allora sì, sarebbero andati persi definitivamente. Immediata, viene accolta la richiesta di riscossione: la somma – in parte – viene donata dalla signora in beneficenza
Grande emozione nel poter ricordare questa storia anche per il padre della signora, per i nipoti, ed i parenti.
Nel paese, la notizia si è sparsa velocemente, tanto da arrivare anche sul web e, grazie a questa storia, sicuramente in Italia abbiamo recuperato piccoli tesoretti che pensavamo di aver perso per sempre e che, invece, erano solo da cercare e riscuotere, grazie a una seria agenzia di recupero crediti.