Ancora una volta la cronaca di questi giorni riporta l’ennesimo caso di neonato dimenticato da un genitore in auto per diverse ore. Stavolta è accaduto nel capoluogo lombardo, dove una bimba di un anno ha rischiato di morire per essere stata lasciata dalla madre – convinta invece di averla portata all’asilo – nella sua vettura parcheggiata vicino alla stazione metropolitana.
Come ogni mattina la donna, che proviene da fuori Milano, percorre le stesse strade ed esegue le stesse azioni da sempre fatte negli ultimi mesi: arriva a Milano con la sua auto, la parcheggia vicino alla stazione di Bisceglie, prende la metropolitana e va al lavoro, ma non prima di aver lasciato la piccola all’asilo nido.
Ieri mattina però nella monotona sequenza della madre, c’è stato il salto di un importante passaggio, ovvero quello di portare la piccola a scuola, lasciandola da sola chiusa in un’auto dove si sono sfiorati i 30°. Ad accorgersi della presenza della piccola nella vettura, è stato un altro automobilista, che – per caso – aveva parcheggiato la propria auto vicino a quella della neonata.
Il pianto straziante ed incessante della piccola ha quindi attirato l’attenzione dell’uomo che, resosi conto della gravità della situazione, ha subito chiamato le forze dell’ordine. Grazie alla rapidità e alla prontezza delle azioni di un poliziotto, la piccola è riuscita a salvarsi sottraendosi – quindi – a quella che poteva essere, per lei, una situazione mortale.
Nell’attesa che arrivassero i sanitari del 118, il poliziotto ha reidratato la piccola con una bottiglietta d’acqua che portava con sé, una cosa che ha evitato alla piccola la disidratazione da eccessivo calore. Per accertare le buone condizioni di salute della neonata, è stato disposto comunque per lei un ricovero ospedaliero.
La madre, rintracciate dalle forze dell’ordine ed interrogata circa l’accaduto, ha ammesso di aver dimenticato la figlia in auto, raccontando la solita sequenza di azioni, forse fin troppo routinarie, che è solita eseguire tutte le mattine, nella quale – però – c’è stato un drammatico black-out. Ora è anche lei ricoverata in ospedale, a causa di un crollo psicologico.