I genitori del bambino di appena 2 anni pensavano di lasciarlo in buone mani con un’infermiera ma, per ogni evenienza, hanno installato una web cam in casa. Sarà proprio questa a farli assistere alla tragedia: guardavano in diretta il loro figlio che veniva picchiato e, almeno nell’immediato, non potevano fare niente.
Dyana Ko era fuori casa con il marito Chris quando si è collegata con lo smartphone all’applicazione che le consentiva di vedere la telecamera con cui controllava il figlio Landon, che a due anni ha bisogno dell’assistenza specialistica di un’infermiera. Landon in quel momento veniva picchiato proprio da colei che l’avrebbe dovuto assistere.
Dayana Ko e il marito erano a circa venti minuti dalla loro casa a Los Angeles, presso il campetto in cui gli altri figli stavano giocando a basket. La madre assiste alla scena mentre il marito sta parcheggiando l’auto e nota che l’azione dell’infermiera, Thelma Manalastas impiegata presso il Maxim Healthcare Services, si fa sempre più violenta, fino a prendere una rivista, arrotolarla e usarla come se fosse un bastone.
La coppia chiama immediatamente il 911 e la polizia arriva subito dopo nell’abitazione ed arresta l’infermiera.
Il bambino è salvo, ma il danno, soprattutto psicologico, resta. “Sento solo che come genitori abbiamo fallito dato che abbiamo permesso che qualcun altro si prendesse cura di lui”, afferma avvilita la madre, ancora scossa per quanto accaduto.
Il padre del piccolo ha aggiunto che il solo vederlo così impotente era straziante per loro, concludendo che sis ono dovuti forzare per vedere la violenza in diretta.
Landon soffre della Sindrome di Rubinstein Taybi, una malattia malformativa rara a causa della quale il bambino si nutre attraverso un tubo, non parla e necessita di un’assistenza perenne. Secondo quanto riportato dalla CBS, Thelma Manalastas, l’infermiera autrice della violenza, risulta essere coinvolta in altri casi di abusi.