Si riapre dopo 24 anni il caso di Pasqualino Porfidia, il bambino scomparso il 7 maggio 1990 a Marcianise dove abitava insieme alla sua famiglia. Dalle testimonianze dell’epoca era stato rilevato che il bambino, al momento della scomparsa, stava giocando fuori dalla sua abitazione, e in seguito non si è più trovato. In tutti questi anni il silenzio assoluto, ma adesso emergono nuovi particolari che hanno condotto gli investigatori a riaprire il caso.
La notizia della riapertura del caso è stata data da un quotidiano ed è stata confermata dai carabinieri, dai quali si apprende che la decisione è stata presa in seguito ad alcune testimonianze raccolte da un’associazione di volontariato, “Noi voci di donne”, che in questo periodo si occupa di dare assistenza alla famiglia. Dai colloqui che i responsabili dell’associazione hanno avuto con i familiari del bambino sono emerse testimonianze molto importanti, che forse possono fare chiarezza in questa triste storia.
Infatti, è al vaglio degli investigatori una pista che porta le tracce del bambino da Marcianise a Milano, su cui adesso si sono concentrate le indagini per capire se porta davvero alla scoperta di qualcosa sulla fine di Pasqualino. La domanda per la riapertura delle indagini è stata presentata il 7 marzo, ed è stato proprio il legale della famiglia ad inoltrare la richiesta, Salvatore Gionti.
Tante sono state le supposizioni sulla sparizione di Pasqualino, che all’epoca aveva otto anni; si è parlato di rapimento, una caduta da un burrone o una qualsiasi altra disgrazia che però avrebbe dovuto portare al ritrovamento del piccolo. L’intero paese e i dintorni sono stati passati al setaccio da tanti uomini in cerca del bambino, da elicotteri e altri mezzi che hanno perlustrato la zona palmo a palmo. Per un po’ i genitori hanno anche pensato ad uno scherzo del figlio che, vivace e birichino com’era, qualche volta aveva fatto stare in ansia i genitori, ma era sempre tornato. La passione di Pasqualino erano i videogiochi, e il bambino la sera amava giocare qualche spicciolo, però solo dopo aver fatto i compiti.
Una vita tranquilla quella di allora per la famiglia Porfidio, che si è interrotta con la sparizione del piccolo Pasqualino, e si spera che adesso sia la volta buona per fare luce su questo mistero.