A Roma non c’è caldo che tenga: multa per chi si disseta alle fontane

Firmata l'ordinanza dal sindaco di Roma, Virginia Raggi. Previste multe da 40 a 240 euro per chi staziona nei pressi di una fontana storica per bere o riposarsi.

A Roma non c’è caldo che tenga: multa per chi si disseta alle fontane

Questa volta lo stop a fermarsi nei pressi delle fontane storiche di Roma pare essere fermo e deciso, senza ritorno. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha firmato l’ordinanza che vieta di trasformare in bivacchi le fontane storiche e artistiche della capitale consumando cibi, facendo il bagno, arrampicandosi o sedendosi sui marmi. Per i trasgressori la multa arriva fino a 240 euro.

Secondo il Campidoglio l’ordinanza si è divenuta necessariaper impedire che si verifichino episodi contrari alle regole di decoro urbano e garantire adeguata tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico di Roma Capitale“. I divieti riguardano tutte le fontane di particolare interesse storico, artistico e archeologico. Nel divieto sono “inclusi i loro basamenti e le relative aree di pertinenza”.

Per coloro che per qualsiasi motivo trasgrediranno l’ordinanza è prevista una sanzione che oscilla da un minino di 40 euro ad un massimo di 240. Il provvedimento vuole scoraggiare tutti coloro che vorrebbero trovare refrigerio nelle fontane, soprattutto nel periodo del gran caldo e per questo resterà in vigore per tutto il periodo estivo, fino alla fine di ottobre.

Dunque non vedremo più nei telegiornali che vogliono parlare del gran caldo, i turisti che sguazzano nelle fontane di Roma trasformando le opere d’arte in piscine.

Riassumendo: è vietato bivaccare, consumare qualsiasi alimento o bevanda, sedersi sul bordo o accanto alle fontane, arrampicarsi, magari per scattare qualche selfie particolare, lavare o dissetare gli animali, lavare gli indumenti, versare liquidi e gettare qualsiasi oggetto. Un’eccezione, quella che salva la regola, la possiamo ritrovare nel tradizionale lancio di monetine ancora permesso.

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