La nuova crociata di Carlo Giovanardi: mandare l’antidroga e proibire l’alcool al concerto di Vasco Rossi perché, nella sua visione apocalittica, potrebbero giungere spacciatori da tutta Italia con un charter apposito.
“Ma quale battuta, sono serissimo. Sapete cosa vogliono dire 220mila persone in un avvenimento di questo tipo sia dal punto di vista del consumo di alcol che da quello del consumo di droga? Bisogna evitare che gli spacciatori di tutta Italia convergano a Modena, fare opera di intelligence. Si spera che quelle 220mila persone vadano lì per ascoltare la musica e non per fare altre cose. Continua dicendo di andare a vedere cosa succede in quei raduni, tutte le persone fermate e arrestate per lo spaccio di droga.
Carlo Giovanardi, l’uomo dalle boutade involontarie, ha sottolineato la necessità dei cani antidroga al concerto di Vasco Rossi a Modena, dicendo che lui partecipa sempre alla manifestazione degli Alpini, che inizia alle 9 del mattino e si conclude in un orario maggiormente gestibile: il problema del concerto è dovuto al fatto che occorre far defluire, dopo 23, 220mila persone che – probabilmente – hanno fumato, sono drogati, o hanno bevuto.
Giovanardi dice che – dopo la situazione venutasi a creare a Torino – occorre prevenire i personaggi privi di controllo, in condizioni alterate da alcol o droga, capaci di creare enormi fastidi. Continua dicendo che chi polemizza sulle sue considerazioni non comprende come un evento simile possa essere pericoloso.
Procede dicendo che non ce l’ha con Vasco Rossi, avrebbe espresso il medesimo pensiero per qualsiasi cantante: in questi tempi minacciati dal terrorismo, occorre attenzione. Stranamente, prende a parlare dei servizi biologici per 220 mila persone, sottolineando che le sue parole non nascondono la speranza che il concerto non abbia luogo, ha solamente paura che possano accadere vicende spiacevoli. Giovanardi spiega che, del resto, basta un cretino che urla per generare il caos: l’unica ancora di salvezza è, quindi, accertarsi che chi partecipa al concerto sia sobrio, e non abbia fatto uso di sostanze stupefacenti.