A un anno dall’attentato al brigadiere dei Carabinieri Giangrande, rimasto miracolosamente vivo, l’uomo dice di non perdonare Preiti. Il tragico epilogo che hanno avuto i colpi di pistola sparati davanti Palazzo Chigi hanno provocato nell’uomo una paralisi generale, che lo immobilizza quasi completamente, e lo costringe ad essere aiutato per qualsiasi movimento. Il brigadiere però non si arrende, e dichiara di avere una gran voglia di vivere, magari in un’altra forma viste le sue condizioni, ma pur sempre di continuare a lottare per migliorare la situazione.
Giuseppe Giangrande ha perso del tutto l’uso delle braccia e delle gambe, ma è deciso a sottoporsi ad altre terapie che lo aiuteranno a recuperare magari l’uso del braccio destro. L’uomo è perennemente assistito dalla figlia Martina, che con amore e dedizione lo cura e gli sta vicino, e cerca in ogni modo di alleviare le sue sofferenze. Il padre era rientrato per un breve periodo a casa, ma è dovuto ritornare alla clinica riabilitativa di Imola dopo aver preso una forte polmonite, dalla quale si è ripreso da poco.
E’ da un anno che il brigadiere combatte per migliorare le sue condizioni, e tra interventi e piccoli miglioramenti, è contento di essere ancora accanto alla figlia. Il colpevole del suo calvario, Luigi Preiti, mesi fa gli ha inviato un messaggio, dicendosi pentito di quello che gli ha provocato il suo folle gesto e che se potesse si sostituirebbe addirittura a lui. Il brigadiere ha commentato questo messaggio dicendo di non credere alle sue parole, anzi gli intima di stare al suo posto e di scontare la pena che si merita.
Luigi Preiti è stato condannato a 16 anni di carcere per la vicenda di Palazzo Chigi, e secondo Giangrande l’uomo sa benissimo perché ha compiuto quel gesto, e non è un pazzo come vuol far credere. Il brigadiere ha accolto con immenso piacere la lettera inviata dall’ex premier Letta, che si complimenta con lui per l’orgoglio e la dignità mostrata, e si dice vicino all’uomo con affetto e solidarietà. Uomini come Giuseppe Giangrande ce ne sono davvero pochi, e merita tutta l’ammirazione e la stima dei cittadini italiani.