Passato sotto i riflettori il nuovo Galaxy S8 della coreana Samsung, l’attenzione del mondo tecnologico si è concentrata, nuovamente, sul futuro iPhone 8 della Apple, a proposito del quale sono emerse nuove indiscrezioni.
Steven Milunovich, della società di analisi elvetica “USB” ha confermato che il nuovo melafonino, quello del decennale, sarà accompagnato da 2 iPhone di forma più tradizionale, gli iPhone 7S e iPhone 7S Plus, che – scomparsa la pezzatura da 128 GB – dovrebbero essere proposti, a prezzi tra i 649 e 749 dollari, nelle versioni con 64 e 256 GB di storage.
Accanto a questi, appunto, vi sarà l’iPhone 8 che, però, sarebbe previsto – a sua volta – in 3 varianti: l’iPhone 8 standard, con 64 GB di storage, a circa 850 dollari, l’iPhone 8 Plus, con 128 GB, a circa 950/1000 dollari, e l’iPhone Edition (la versione premium), con 256 di spazio locale, ad un prezzo decisamente più alto.
In tema di struttura, il nuovo iPhone 8 dovrebbe avere due facciate di vetro unite a sandwich su uno chassis in metallo, come nell’iPhone 4: tuttavia, un recente brevetto (fine 2016) individuato da Patently Apple, e depositato da Cupertino, alluderebbe all’impiego sugli iPhone di leghe di “vetro metallico” più resistenti ad urti, corrosione, e graffi, di titanio, acciaio, e alluminio. Considerando che, dal 2010, Apple detiene la licenza per l’uso della tecnologia “LiquidMetal”, la coincidenza in questione è piuttosto forte e significativa: sarà, dunque, questo il materiale che avvolgerà del tutto l’iPhone 8? In ogni caso, è dato per certo il fatto che il melafonino del decennale sarà immune a polvere ed acqua, in virtù della certificazione IP68.
Oltre alla questione della struttura, vi è il punto cruciale del display. Nikkei.com, basandosi su fonti interne alla catena produttiva asiatica, ha rivelato che Apple avrebbe richiesto a Samsung la fornitura di 70 milioni di display OLED (95 se la domanda dovesse esser forte): considerando che gli iPhone 7 e 7s, da 4.7 e 5.5 pollici, saranno ancora basati su monitor LCD, a questo punto è facile ipotizzare che quest’equipaggiamento, con polliciaggio da 5.2 pollici, debba toccare al nuovo iPhone 8.
Tecnologia OLED a parte, un’altra questione molto discussa – a proposito del display montato sull’iPhone 8 – riguarda il fatto che si tratti o meno di un monitor curvo, di tipo Edge-to-Edge: l’analista di IHS Market, Wayne Lam, basandosi su tendenze di mercato e confidenze della catena produttiva cinese, è del parere che il prossimo top di gamma Apple possa esibire un display “flat”, di tipo 2.5D, proprio come quelli attuali.
Curvo o piatto che sia, dovrebbe trattarsi – quindi – di un display AMOLED senza tasto fisico Home (invece presente ancora sugli iPhone 7S e 7S Plus), con la conseguenza che il Touch ID sarebbe posto sotto il display. A tal proposito, vi sarebbero ben 2 conferme: una che parla dell’introduzione, nella parte bassa del display, di una “function area”, con tasti virtuali, ed una che farebbe riferimento ad un recente brevetto di Apple in merito ad un sensore a ultrasuoni, da posizionare sempre sotto il display, in corrispondenza di un tasto Home “occultato”: la tecnologia in questione, già vista sullo Xiaomi Mi 5s, permetterebbe di sbloccare il device senza esercitare la pressione del dito, o usando anche dita bagnate.
Sempre a proposito delle tecnologie di sicurezza, in passato, l’analista di KGI Securities – Ming-Chi Kuo – ha predetto la possibilità che l’iPhone 8 introduca un sistema di autenticazione a 2 livelli, basato sullo scanner delle impronte abbinato al riconoscimento del viso: a quanto pare, potrebbe esservi qualcosa di vero visto che Apple, a Settembre, ha depositato – presso l’ufficio brevetti USA (USTPO) – un brevetto, poi concesso a Marzo, relativo al “Blocco e Sblocco di un dispositivo mobile utilizzando il riconoscimento facciale”.
Secondo il brevetto in questione, il riconoscimento del volto – attuato grazie alla fotocamera anteriore 3D Sensing – servirebbe nel caso il device venisse ripreso in mano dopo un periodo di attività, o venisse spostato in un altro luogo: in questo caso, verrebbe scansionato il volto dell’utente, attuato il confronto con l’immagine memorizzata, e – in caso di mancata corrispondenza – scatterebbe il blocco del dispositivo, con richiesta del Pin (o del TouchID).
Fermo restando che vi sarà un nuovo processore, l’A11, e che – ancora per il prossimo anno – saranno adottate le GPU PowerVR di Imagination Technologies (sostituite solo nel 2018 da schede grafiche proprietarie), l’ultima grande novità emersa a proposito dell’iPhone 8 è relativa a Siri: l’assistente vocale degli iPhone – secondo un brevetto scovato sempre da Patently Apple (e depositato nel Q2 del 2016) – dovrebbe avere algoritmi più elaborati, in grado non solo di isolare le parole dai rumori ambientali, ma anche di riconoscere il timbro con cui vengono pronunciate.
Se ciò fosse vero, Siri sarebbe in grado di riconoscere la voce del suo padrone e, magari, di caricare impostazioni differenti a seconda del timbro individuato (in ottica multi-utente). Peccato che, in base al testo del brevetto, vista l’enorme capacità di calcolo che ciò richiederebbe, questa feature sarebbe limitata alla sola fase di blocco/sblocco del device, mentre l’acquisizione dei comandi vocali non potrebbe contare sul discrimine degli interlocutori.
Infine, la disponibilità nei negozi. Il portale asiatico “Economic Daily News” – sempre in base a fonti produttive locali – ritiene possibile che l’iPhone 8 giunga sugli scaffali tra la fine di Ottobre, e l’inizio di Novembre, a causa delle (maggiori) difficoltà di integrare il 3D Touch e la fotocamera 3D Sensing nei nuovi pannelli OLED: in ogni caso, la presentazione dovrebbe avvenire in quel di Settembre.