Facebook, in questo periodo, è decisamente una fucina di creatività. Dopo aver ritoccato in lungo e in largo le sue principali app (come WhatsApp, e Instagram), Menlo Park si è concentrata sulla qualità di quanto viene offerto sul suo network che, in futuro, potrebbe esportare i suoi contenuti multimediali, via app, anche sulle smart TV.
Per quanto riguarda la prima novità, più attuale, il riferimento è alla battaglia che Zuckerberg ha intrapreso contro le bufale, in seguito alle polemiche secondo le quali il suo social, dando peso a notizie false, avrebbe sbilanciato le scorse presidenziali USA a favore di Trump. Il giovane talento di Menlo Park ha già tagliato gli investimenti pubblicitari su alcune pagine acchiappaclick e, non molto tempo fa, ha promesso un pulsante che consenta agli utenti di segnalare, a uno staff umano, i contenuti più dubbi.
Ora, proseguendo su tale linea di condotta, con un post nel proprio blog ufficiale, Facebook ha annunciato delle modifiche all’algoritmo che stabilisce cosa vedremo nel nostro NewsFeed: secondo tali modifiche, l’algoritmo sarà in grado di riconoscere la qualità di alcune pagine da alcuni segnali universali, connessi al comportamento degli utenti.
Nel caso che gli utenti segnalino, o nascondano, alcune notizie, o nell’eventualità che una data pagina richieda l’attivazione degli utenti, sotto forma di commenti, like, o condivisioni obbligatorie, la pagina in questione verrà declassata: un modo anche per spronarla a curare maggiormente la qualità di quanto mette in circolazione.
Intanto che si procede a questa soluzione, il Wall Street Journal – prontamente rilanciato dall’agenzia Reuters – ha notiziato l’indiscrezione, non commentata da Facebook, secondo cui quest’ultima starebbe lavorando ad un’app per veicolare contenuti multimediali sulle smart tv, tipo la Apple TV, le televisioni abilitate con Android, o quelle munite di set-top-box esterni.
La finalità non è solo quella di redistribuire i video attualmente circolanti sul social, o di puntare sulle dirette Live, ancorché sempre meglio attrezzate anche nell’app mobile: più che altro, Facebook vorrebbe diffondere, tramite la nuova app, contenuti esclusivi e show del calibro dei Grammy Awards, o degli Oscar, non diversamente da quanto fa Netflix, e da quanto hanno preso a fare anche competitor come YouTube ed Amazon (con Amazon Prime Video).
A tal scopo, sussurra il WSJ, Facebook avrebbe già iniziato ad avviare dei contatti con le compagnie televisive per produzioni di qualità, e di lunga durata, da remunerare direttamente. Naturalmente, la finalità è quella di poter accedere al sempre più ricco mercato della pubblicità televisiva, settore al quale Facebook guarda con crescente attenzione.