BOLOGNA – Marino Bartoletti, famoso giornalista sportivo ed esperto conoscitore del mondo dello spettacolo nonchè della musica leggera italiana, è stato colpito da un’immane tragedia familiare: la morte della moglie.
E’ stato proprio il famoso giornalista a rinvenire il corpo della moglie costretto tra un muro ed una porta-finestra di ferro che, azionata probabilmente ed involontariamente dalla stessa vittima, ha determinato le fatali conseguenze. La donna, Carla Brunelli – sposata nel 1974 e da cui il giornalista ebbe due figli e tre nipoti – stava facendo delle ordinarie pulizie domestiche.
Chissà cosa ha potuto azionare il meccanismo automatico che determina la chiusura della pesantissima porta-finestra, fatta installare anni prima per salvaguardare la loro proprietà da eventuali intrusioni furtive di maleintenzionati; fatto sta che la donna non si è resa conto del fatto che si stesse chiudendo impegnata a pulire e disturbata forse anche dall’assordante rumore dell’aspirapolvere.
Immediata è stata l’attestazione di cordoglio e vicinanza al giornalista da parte di molti esponenti del mondo dello spettacolo e di quello sportivo; ma non solo, infatti, la notizia è stata diffusa in maniera virale anche attraverso i social network, dove si sono lette attestazioni di affetto per la famiglia Bartoletti, che in questo momento sta vivendo la notte più buia della sua storia familiare.
Una vicenda, quella di Carla Brunelli, su cui stanno comunque indagando le forze dell’ordine, coadiuvate anche dall’attività dei giudici del Tribunale di Bologna, che hanno avviato indagini per accertare l’effettiva dinamica dei fatti. La donna era sola in casa, mentre il giornalista ha dichiarato di essere uscito da casa circa due ore prima del rinvenimento, che si registra essere stato alle 12:45 del 27 novembre.
Orari che sembrano essere compatibili con le condizioni in cui è stata ritrovata la signora Bartoletti, talmente gravi da precludere ogni possibilità di speranza di vita. Una vicenda che riporta inevitabilmente l’attenzione sulla drammatica realtà e frequenza degli incidenti domestici, troppo spesso sottovalutati.