Trump presidente: ecco come cambierà l’America e il mondo

Alla fine Donald Trump ha avuto la meglio alle elezioni che hanno visto una clamorosa disfatta della Clinton. Resterà da vedere se manterrà le promesse fatte in campagna elettorale ma possiamo già definire il futuro scenario americano e internazionale

Trump presidente: ecco come cambierà l’America e il mondo

Dopo 8 anni di mandato, Obama e i democratici lasciano di nuovo il posto alla Casa Bianca ai repubblicani. E questa volta con Donald Trump. Personaggio colorito, abbiamo imparato a conoscerlo ancor meglio in questa estenuante campagna elettorale, è stato indicato da molti come un razzista, misogino, anti-democratico, incompetente ecc.. ma nonostante tutto ha raccolto più voti di Hillary Clinton, tanto da diventare il 45° Presidente della storia degli Stati Uniti.

Riguardo al suo programma c’è molta preoccupazione, sia dal punto di vista della politica interna americana sia quella estera. Internamente, Trump è pronto a ridurre le tasse drasticamente, al ceto medio in particolare, decisione del tutto in linea con i suoi predecessori repubblicani (Reagan, Bush Sr., Bush J. Ecc..) ma anche ad aumentare la spesa pubblica per migliorare le infrastrutture.

Sorge subito e spontaneo chiedersi dove prenderà i fondi necessari per finanziare questo programma visto che abbasserà la tassazione, quindi gli introiti. Bisogna inoltre ricordare che gli Stati Uniti hanno un debito pubblico altissimo. Proprio per questo motivo, Trump non può chiudere i ponti con la Cina, che detiene gran parte del debito americano.

Oltetutto ci saranno grandi tagli alla sanità e una maggior diffusione di armi per autodifesa, come se non bastassero le frequenti stragi negli USA, che stanno diventando una vera e propria piaga. È probabile che ci sarà anche un forte ridimensionamento dell’immigrazione, in particolare quella islamica, ed è probabile anche che verrà eretto un muro al confine con il Messico.

Ma quello che più ci riguarda, a noi europei, è il suo programma riguardo la politica estera. Trump infatti, come anche Bush all’inizio del suo mandato, sostiene l’isolazionismo americano. Ovvero, meno interferenza negli affari esteri competenti agli altri Stati. Il che potrebbe anche significare, tra le righe, l’addio al sogno di egemonia globale statunitense e che probabilmente farà di Putin la figura politica internazionale più importante. Tuttavia, vista la buona amicizia tra Trump e Putin, dovrebbe allentarsi la tensione tra USA e Russia

Tuttavia, se gli USA decideranno di cooperare sempre meno nella NATO e di spendere meno in politiche militari, significherebbe che la sopravvivenza e il funzionamento della NATO dipendano sempre più dagli Stati europei, compresa l’Italia, che dovranno contribuire di più, in termini economici, per il mantenimento della NATO, che toglierebbe importanti risorse dalle casse degli Stati. È probabile dunque, che i vari governi in Europa debbano aumentare le spese militari per mantenere in vita quest’importante istituzione di sicurezza globale.

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