Mattarella ai medici del Cuamm: "continuate a sognare"

Presentato ieri a Padova l'esito del progetto "prima le mamme e i bambini" del "Cuamm Medici con l'Africa". Presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il segretario di Stato Vaticano Card. Pietro Parolin, e molti altri personaggi illustri.

Mattarella ai medici del Cuamm: "continuate a sognare"

I risultati del progetto “prima le mamme e i bambini” sono stati presentati il 5 novembre al Gran teatro Geox, evento organizzato dal “Cuamm Medici con l’Africa”. Erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (a Padova per la prima volta), il Segretario di Stato Vaticano Card. Pietro Parolin, Romano Prodi, il ministro Paolo Gentiloni, e molti altri personaggi illustri.

“Prima le mamme e i bambini” è un progetto concluso da poco, avviato cinque anni fa con l’obiettivo di combattere la mortalità materna e infantile e garantire 125 mila parti sicuri e gratuiti in alcuni paesi del mondo: Angola, Etiopia, Uganda, e Tanzania. In questi Paesi, i Medici del Cuamm sono presenti negli ospedali di Chiulo (Angola), Wolisso (Etiopia), Aber (Uganda), e Tosamaganga (Tanzania). Negli interventi, i medici hanno privilegiato sempre un rapporto attivo con le autorità sanitarie pubbliche, le comunità locali, e i servizi privati non profit: i risultati non si sono fatti attendere.

L’obiettivo, infatti, non solo è stato raggiunto, ma è stato anche superato, visto che si son potuti contare 134 mila parti assistiti. Le visite prenatali sono state 308 mila, quasi 6 mila i trasporti effettuati in ambulanza, gli infermieri e le ostetriche formate sono circa 600.

Il Presidente della Repubblica, prendendo la parola, ha raccontato: “ero a Gerusalemme. Da lì sono andato a Gerico, per un’iniziativa importante della nostra cooperazione. Scendendo, mi è venuta in mente la parabola: un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e, per sua fortuna, dopo i ladroni, incontrò il buon samaritano. Lì ho pensato al Cuamm. E ho pensato a questo appuntamento di oggi”. È stato – questo – uno dei suoi ultimi viaggi.

Il Presidente Mattarella continua con particolari che lo rendono vicino all’assemblea che con molta attenzione lo ascolta. Ricorda don Luigi Mazzuccato, sacerdote della Diocesi di Padova, come una “figura alta e luminosa”. Lo spirito di questo sacerdote, afferma il Presidente, continua a vivere nell’associazione “Medici per l’Africa”, vive nei comportamenti, negli ideali che vengono portati avanti, vive nei metodi di azione.

Mattarella, riportando una frase di don Mazzuccato “Non dobbiamo mai perdere il culto della famiglia e il senso dell’amicizia. Se diventassimo la miglior organizzazione al mondo, ma perdessimo questo senso di comunità, sarebbe la morte del Cuamm”, ricorda che l’amicizia profonda e sincera sta alla base dell’amicizia tra i popoli africani.

Se gli altri paesi europei hanno tagliato e dimezzato i fondi per l’aiuto a questi Paesi, l’Italia, guardando all’Africa come a una grande opportunità, va controcorrente. Non è solo questione di aiuto verso chi soffre e ha meno possibilità: questo soccorso umanitario genera pace e sicurezza. La presenza dei Medici per l’Africa nei vari Paesi è capace di contrastare lo sviluppo del terrorismo, e contenere il fenomeno migratorio.

Sessant’anni fa, nacque il Collegio universitario per aspiranti medici missionari: il Presidente della Repubblica conclude così il suo intervento, ricordando che “all’epoca sembrava il sogno di pochi che volevano cambiare il mondo. Oggi vi dico: continuate a sognare e a realizzare insieme. Auguri”.

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