Dove sono finiti i 220.000 euro destinati ai bambini di Haiti?

Il quotidiano El Mundo, nella sua edizione di venerdì, rivela di aver scoperto che la Federazione Spagnola di Calcio avrebbe destinato i 220.000 euro ricevuti a scopi da quello prefissato, ossia la creazione di una scuola di calcio per i bambini di Haiti

Dove sono finiti i 220.000 euro destinati ai bambini di Haiti?

Nel 2010 la Reale Federazione Spagnola di Calcio, attualmente presieduta da Ángel María Villar, avrebbe ricevuto, attraverso la sua fondazione, circa 220.000 euro statali per la “creazione di una scuola di calcio” ad Haití. Un progetto volto a alleviare la situazione di estrema gravità in cui versava il paese caraibico in seguito al devastante terremoto di 7 gradi della scala Richter che causò la morte di 316.000 persone e oltre 1,5 mimlioni di sfollati.

Sono trascorsi sei anni, ma la scuola non è mai stata realizzata. A rivelarlo è il quotidiano spagnolo El Mundo, nella sua edizione di venerdì, secondo il quale l’idea iniziale era che, dietro proposta del Consiglio Superiore dello Sport (CSD), la Federazione portasse a termine un “progetto specifico di Educazione sportiva integrale nelle scuole di calcio”, per alleviare gli effetti della catastrofe naturale.

Per giustificare la sovvenzione ricevuta, la Federazione aveva incluso nella lista delle spese anche il costo per decine di allenatori delle sue scuole, che non sarebbero mai andati ad Haiti, e le fatture del materiale e attrezzatura sportiva per circa 600 bambini. Un numero che, casualmente, è simile a quello dei ragazzi che si allenano nella scuola di calcio gestita dalla Federazione a Las Rozas, mentre il progetto di Haiti coinvolgeva non più di 150 bambini.

Il Consiglio Superiore dello Sport, che ha rifiutato di fare dichiarazioni in merito, ha richiesto alla Federazione la restituzione della somma dopo aver constatato la sua destinazione ad altri fini, non specificati dai responsabili federativi.

Il quotidiano spagnolo rende noto che fonti interne della Federazione presieduta da Ángel María Villar, un’associazione privata di utilità pubblica per anni beneficiaria di fondi pubblici, hanno dichiarato che, dei 219.500 euro ricevuti, circa 176.000 sono stati spesi in attività del tutto estranee ai bambini del terremoto del 2010 ad Haiti. E assicurano che l’unico aiuto fornito dalla Federazione è stato l’invio di una partita di scarpe e di pali da calcio. Mentre in realtà il fine di quei fondi ricevuti dalla Federazione edoveva essere, non solo creare una scuola, ma anche inviare “tutto il materiale necessario” per il suo funzionamento: maglie, palloni da calcio, pali, medicine, cibo e anche materiale scolastico.

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