Ha la sindrome di Down, ma questo per lei non ha mai rappresentato la pietra tombale su un sogno che molti, forse troppi, ritenevano troppo ambizioso date le sue condizioni: diventare un’insegnante. La storia è quella di Noelia Garella, una 31enne argentina che, nonostante il suo handicap, è riuscita a diventare la prima maestra affetta da sindrome di Down nonostante tutte le difficoltà.
La notizia dell’assunzione di Noelia ha rappresentato il lieto fine di una favola iniziata quando la donna era appena una bambina, ma già sognava di poter diventare un giorno una maestra. Un obiettivo apparentemente proibitivo date le sue condizioni, alimentato da una volontà ferrea che è riuscita a vincere tutti i pregiudizi che l’hanno accompagnata fin dall’infanzia.
“Mi chiamavano mostro” ha spiegato Noelia, parlando di alcuni bambini che frequentavano la sua scuola. Ma anziché ritirarsi nel suo dolore e cercare di evitare di mostrarsi in pubblico, la 31enne è andata avanti per la sua strada, spinta dalla voglia di insegnare ai bimbi “l’importanza dell’ascolto. Perché ognuno ha diritto di far sentire la propria voce, senza che nessuna società glielo impedisca“.
E’ stata una strada irta di ostacoli e di sfide enormi, ma alla fine il coraggio e la pervicacia di Noelia hanno pagato, quando è stata assegnata alla scuola materna Jeromito di Cordoba, diventando la prima maestra con la sindrome di Down dell’Argentina.
L’inferno vissuto dalla 31enne da piccola appare oggi lontanissimo, così come lo sono i giudizi di chi non la conosceva, perché oggi Noelia ha saputo farsi apprezzare non solo dai bambini bensì anche da colleghi e genitori. “Con il tempo tutti hanno capito che Noelia fosse un’ottima insegnante, anche quelli che inizialmente si erano opposti al suo arrivo” ha spiegato la direttrice Alejandra Senestrari “Ha dato ai suoi bambini ciò che più apprezzano: l’amore“.